Tra i tanti giocatori oggetto di critiche nelle ultime settimane in casa Milan c'è senza dubbio Santiago Gimenez. L'attaccante messicano, arrivato dal Feyenoord nel corso della sessione invernale di calciomercato, aveva cominciato bene la propria esperienza in rossonero. Tre reti in 10 giorni tra Serie A e Champions League contro Empoli, Verona e la sua ex squadra, avevano acceso nei tifosi rossoneri qualcosa di diverso. Poi, però, si è inceppato qualcosa e 'El Bebote' ha smesso di segnare, o meglio ha smesso di fare quello che è il suo lavoro, essendo un attaccante.


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Milan, piano con il processo a Gimenez: critiche senza senso. E il futuro …
Milan, Gimenez e le critiche senza motivo: ecco tutti i motivi per attenderlo
—Immediate e puntuali come orologi svizzeri le critiche dei tifosi, e fin qui ci può anche stare, ma soprattutto di diversi organi di stampa. Ci sono diverse ragioni, però, per cui non ha alcun senso mettere in discussione Santiago Gimenez in questo momento. Partendo da un presupposto chiaro, e cioè che esiste un assioma per cui nei grandi club come il Milan non ci sia mai il tempo di aspettare. In primis è piena la storia rossonera di casi in cui la prima stagione si è rivelata complicata, per poi assistere ad una seconda annata di livello molto più alto. L'emblema in questo senso è Sandro Tonali, che per sua stessa ammissione nel primo anno al Diavolo fece fatica. Sì, quel Sandro Tonali tanto amato dai tifosi ...
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Non solo, perché il prezzo pagato per strapparlo al Feyenoord impone a tutti di aspettarlo. Gli si dia il tempo di prepararsi dall'inizio con il nuovo staff atletico, gli si faccia fare una preseason come si deve e poi se ne può riparlare. Santiago Gimenez è stato calato in una realtà come il Milan di quest'anno in cui tante cose sono andate storte. Ci si aspettava davvero che facesse miracoli? C'è una bella differenza tra l'essere immersi in un nuovo mondo da primi in classifica e in uno che lotta per il nono posto. Senza contare che negli ultimi tempi Sérgio Conceicao gli ha preferito in alcuni casi Tammy Abraham o Luka Jovic. Se il tuo allenatore non ti dà fiducia com'è possibile dimostrare qualcosa? Per tutte queste ragioni è bene andarci piano con le critiche, anche perché non fanno bene a nessuno.
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