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Stefano Pioli (allenatore AC Milan), qui con l'amministratore delegato Giorgio Furlani durante una seduta di allenamento a Milanello | Milan News (Getty Images)
Centrocampo e attacco del Milan in questa estate stanno vivendo una vera e propria rivoluzione e Stefano Pioli ha appoggiato tutte le scelte: giocatori fuori dal progetto, addii più e meno dolorosi e semplici gerarchie mutate. I nuovi acquisti rossoneri finora sono sei e presto diventeranno almeno otto. Facendo il gioco delle coppie, come ha fatto TS in edicola, potremmo dire che il sostituto di Sandro Tonali, classe 2000 andato al Newcastle, sarà Tijjani Reijnders, classe 1998 olandese. Lo dicono i numeri: in fase di costruzione sono 5,28 i passaggi progressivi ogni 90 minuti, in fase di sviluppo ha un coefficiente di pericolosità di 4,83. Per quanto riguarda Ruben, inglese classe 1996, sarà invece un centrocampista a tutto campo, molto fisico. Nonostante lo scorso anno abbia giocato poco, ha saltato 33 volte l'uomo con 5,29 passaggi progressivi ogni 90 minuti. Christian Pulisic, statunitense classe 1998, è specialista nel saltare l'uomo e andare in verticale: è il terzo giocatore che ha saltato più uomini tra quelli nati dal 1998 in avanti da quando è nel nostro continente: più di 500. Pulisic può giocare ovunque sulla trequarti e sa usare entrambi i piedi.
Ci sono poi Noah Okafor, svizzero classe 2000 che farà la punta o l'esterno sinistro, e Samuel Chukwueze, nigeriano classe 1999 che arriverà dal Villarreal per circa 25 milioni. Esterno destro molto veloce, ama tagliare al centro, ma soprattutto è bravo nel risalire il campo (2.03xT su corsa l'anno scorso). Molto bravo anche lui a saltare l'uomo: quarto in campionato con 88 saltati.
Il mercato dei titolari o quasi dovrebbe essere chiuso da Yunus Musah, statunitense classe 2002 del Valencia, valutato 18 milioni. La sensazione è che il Milan stia recuperando la fisicità persa lo scorso anno con Franck Kessie, ivoriano classe 1996 andato al Barcellona, ma allo stesso tempo migliorando il livello tecnico. Una squadra orientata alla verticalità, che prima si cercava solo tramite Rafael Leao, portoghese classe 1999 nuovo numero 10 della squadra. Panchina più lunga e giocatori abili nell'uno contro uno, così da scardinare le difese chiuse che tante volte hanno creato problemi. LEGGI ANCHE: Milan, fase di stallo per una trattativa >>>
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