Passiamo quindi agli svantaggi. Il primo, e più scontato, riguarda la tempistica. Siamo nel bel mezzo del campionato, il Milan si trova al terzo posto ed ancora in gioco in tutte le competizioni. Vista in questo modo la situazione non appare così tragica e un nuovo allenatore, che ricordiamo vorrà portare le sue idee, è costretto a ricominciare da zero. Il gruppo rossonero è formato da ragazzi giovani e questi sono come spugne, assorbono velocemente le indicazioni tattiche. Eppure, ci chiediamo se un nuovo tecnico possa effettivamente avere il tempo necessario per spiegare, approfondire, scegliere e valutare ogni cambiamento.
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Chi prendere?
Il calendario, poi, non è amico. Fin quando la matematica non condanna, il Milan può ancora qualificarsi agli ottavi di Champions League. C'è la Coppa Italia, e anche un campionato da continuare: la posta in palio è bella che alta. Concludiamo, infine, con l'effettiva scelta di un nuovo allenatore. Chiaramente i tifosi rossoneri sognano profili da grande piazza. C'è Hans Flick, c'è Antonio Conte, c'è Joachim Low, c'è Roberto Donadoni, c'è Graham Potter, okay: ma questi sarebbero disposti ad insediarsi a stagione in corso e con aspettative molto alte? Noi la vediamo difficile. LEGGI ANCHE: Milan, ecco perché Cardinale ha salvato la panchina di Pioli >>>
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