Ci sono alcune tappe che, magari fra qualche anno, faranno scendere non poche lacrime: gli infiniti rigori contro il Rio Ave, l'immeritato pareggio all'Old Trafford, la vittoria di Bergamo firmata Kessié, il derby di Giroud, il gol di Tonali contro la Lazio, la festa al Mapei Stadium e il derby europeo contro il Napoli. Un giorno, quando vi ritroverete a ricordare queste partite, fatelo canticchiando una sola canzone: Pioli is on Fire.
Una nuova partenza
—Il calcio è fatto di cicli e quello di Pioli è giunto al termine. L'allenatore parmense non è esente da errori, tutt'altro, ma non ci sembra affatto il momento per elencarli. Stefano Pioli va salutato con cori e applausi, perché ha preso il Milan e lo ha riportato in alto.
Ora è arrivato il momento di una nuova partenza, abbracciando quello che sarà il nuovo allenatore rossonero e puntando a traguardi più consoni a questo club. C'è da programmare il futuro e c'è da tener botta contro tutti gli ostacoli che si presenteranno lungo la strada, ma con un solo imperativo: ricreare la stessa atmosfera di due stagioni fa. La palla passa alla società, poiché il "parafulmini"Pioli, da giugno in poi, non ci sarà più. LEGGI ANCHE: Milan, è il momento dei bilanci. Ecco cosa ha funzionato e cosa no...
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