Andriy Shevchenko, ex attaccante del Milan, si è reso protagonista di un bellissimo gesto nei confronti della sua Ucraina. L'ex rossonero, infatti, a 20 anni di distanza dalla conquista del Pallone d'Oro lo ha voluto portare nella sua patria spostandolo in tante città per dare una speranza ai giovani ucraini in questo periodo di guerra. Lo stesso 'Usignolo di Kiev' ha voluto spiegare così la propria iniziativa. Ecco, dunque, le sue parole riportate da 'TMW'.
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"Siamo al parco dedicato al famoso scrittore Taras Shevchenko, ho portato il Pallone d'Oro per motivare i più giovani e dare loro un sogno, come ho avuto io il mio sogno da bambino. Sognavo di vincere il Pallone d'Oro, di giocare a calcio come un professionista, di vincere la Champions League. L'idea di portare il Pallone d'Oro arriva per dare una motivazione ai ragazzi ucraini, soprattutto in questo periodo difficile, durante la guerra. In questo momento il calcio è più di un semplice sport per i bambini ucraini, è una terapia, un sollievo che possono trovare durante questa guerra".
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