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Cassano attacca Leao: “Si crede un fenomeno, mi risponde con le faccette”

Daniele Triolo Redattore 

Tra Antonio Cassano e Rafael Leao non corre decisamente buon sangue. 'FantAntonio' ha inveito ancora una volta contro il numero 10 del Milan

Tra Antonio Cassano, ex attaccante del Milan per 18 mesi tra il gennaio 2011 e il giugno 2012 e Rafael Leao, top player del Diavolo di Stefano Pioli, è evidente come non corra buon sangue. Nell'ultima puntata della 'Bobo TV', in onda sul social network 'Twitch', Cassano ha inveito un'altra volta contro il nativo di Almada.

Cassano stronca Leao: "Si crede un fenomeno senza esserlo"

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Commentando la prestazione offerta da Leao in occasione di PSG-Milan 3-0 di Champions League, Cassano ha preso la palla al balzo e ha puntato il dito contro le qualità di leader - presunto a suo dire - del numero 10 del Milan. "Leao realmente si crede un fenomeno, senza esserlo. Nella realtà non mi sembra che fa tre gol contro l’Empoli, tre gol contro il Verona o tre gol contro il Bologna".

Cassano ha poi proseguito così su Leao. "Sono sei anni che è in Italia: fumo tantissimo, risponde a me con le faccette del pagliaccio o a qualcun altro …. A me serve vedere che fai la differenza. Guadagni 8 milioni di euro, sei il giocatore più forte del Milan e in quelle partite là non mi dai mai niente come prestazione".

"Contro il PSG tante volte uno contro uno e non si è mai visto"

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"Toccare 50 palloni, proteggere la palla, far salire la squadra, fare un uno-due, un cambio gioco. Quello è essere un giocatore, non prendere il pallone, abbassare la testa, fare un tacco o una sceneggiata - ha chiosato Cassano -. Contro il PSG lo hanno lasciato tante volte uno contro uno e non si è mai visto". Leao risponderà ancora, magari via social, all'invettiva di 'FantAntonio'? Mercato Milan, quattro nomi per il bomber a giugno >>>



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