Poi continua così
—"Di sicuro, e torno ad un discorso che si faceva 20 giorni fa, secondo me è tempo perso chiedere a Leao 'Eh ma non copri, non accorci sull'esterno'. Perché Leao: A non ha mai fatto queste cose, B non mi pare avere tutta questa attitudine quindi davvero 'a lavare la testa al mulo si perde tempo e fatica', mi pare fosse così il proverbio ma non volevo fare paragoni animaleschi. E terzo, si mortifica Leao, perché è un giocatore talmente bello, talmente pericoloso. Ci sono allenatori, in Serie A, che non vedono l'ora di vedere un Milan con Leao in panchina quando lo incontrano, perché è evidente che è un giocatore che tiene impegnati due, tre avversari".
Pastore, poi, ritorna sulla partita di Madrid
—"Il Real era in gran difficoltà quando di lì c'era Leao. Tolto Leao al 70esimo, il Milan è sparito, anche perché si è preoccupato a difendersi. Ma il pur applicato Okafor non ha neanche la metà dei gol dell'imprevedibilità di Leao. Quindi Leao va fatto giocare lì senza chiedergli la corsa all'indietro. Solo il discorso di chiedere a Leao il sacrificio è secondo me quasi offensivo per Leao perché non lo chiedi a Messi, a Ronaldinho o ad Henry, perché sono giocatori che per il loro status devono fare gol, assist e gioco. Se poi non fanno gioco, gol ed assist è quello il problema, non il fatto che non coprano".
© RIPRODUZIONE RISERVATA