E' un periodo abbastanza complicato per il Milan. I rossoneri, dopo essere stati eliminati dalla Coppa Italia e aver appena conquistato cinque punti in partite contro Salernitana, Roma e Lecce, ieri hanno perso la finale di Supercoppa Italiana contro l'Inter. A preoccupare i tifosi rossoneri non è tanto la sconfitta, che nel gioco del calcio può arrivare, ma la prestazione che non c'è stata minimamente. Probabilmente c'è una condizione fisica e mentale in questo momento non all'altezza, ma è possibile anche che il problema sia il modulo di gioco.
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Il 4-2-3-1 funziona ancora? Il Milan deve ripensare al suo modulo | News
Il 4-2-3-1 è diventato il cavallo di battaglia di Stefano Pioli da quando siede sulla panchina del Milan. Per la verità, da gennaio 2020 i rossoneri cambiarono marcia quando iniziarono a schierarsi in campo in questo modo, tanto da aver terminato una stagione in maniera dignitosa (dopo l'inizio horror di Giampaolo) e aver conquistato un posto in Champions League nella stagione seguente. Anche nella passata stagione il Milan si è spesso affidato al 4-2-3-1, ma nel girone di ritorno molte volte i rossoneri si sono schierati con il 4-3-3, con Kessie finto trequartista che, in realtà, diventava un mezzala. E l'esperimento riuscì, infatti il Milan conquistò anche lo scudetto.
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Oggi Kessie non c'è più, ma le soluzioni non mancano. In questi mesi si è potuto notare come a volte il ruolo di 'finto trequartista' sia toccato a Brahim Diaz, il quale spesso arretra di un paio di metri spostandosi sulla destra, diventando dunque una mezzala. Lo spagnolo ha caratteristiche più offensive ovviamente, ed è forse per questo motivo il problema principale del Milan di oggi. Manca un po' di copertura a centrocampo, dunque perché non schierare un centrocampo a tre con un centrocampista di ruolo? Pobega andrebbe benissimo in tal senso, ma anche Krunic non appena sarà a disposizione.
Puntare sul 4-2-3-1 ultra offensivo non ha prodotto i risultati sperati da Pioli, il quale ha sempre ribadito di voler vedere una squadra dominante in campo. La priorità del Milan, alla luce delle ultime prestazioni, è quella di ritrovare solidità difensiva ed evitare di subire gol evitabili. Magari con un centrocampista in più ciò sarà possibile. Milan, il mercato serve eccome: le possibili occasioni >>>
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