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Milan Samu Castillejo e le storie di lacrime che meritano rispetto AC Milan (GettyImages)
Una risposta che ne vale dieci, quella di Samu Castillejo ieri sera, che ha regalato la vittoria al Milan. Lo spagnolo classe 1995 non è mai stato troppo amato dai tifosi, ma il motivo non è mai stato del tutto chiaro. Perché il suo l'ha sempre fatto e perché certamente non è tra i giocatori che hanno un atteggiamento sbagliato. Arrivato nell'estate 2018, ha inizialmente avuto un po' di difficoltà a inserirsi, ma Gennaro Gattuso (all'epoca allenatore) gli ha comunque dato spazio: 40 presenze, mai più così tante. Condite anche da 4 gol. Numeri niente male per un giocatore comunque non titolare. Che quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto.
L'anno dopo fa meno presenze, ma gioca di più a livello di minuti. Anzi, è probabilmente la sua miglior stagione. Perché una cosa che i tifosi probabilmente dimenticano è che Samu Castillejo è uno dei giocatori chiave nella svolta del Milan nel 2020. A gennaio infatti prende il posto di Suso, con lo spagnolo classe 1993 che passa al Siviglia. Da quel momento Samu Castillejo diventa un titolare di Stefano Pioli, che gli dà grande fiducia, e gioca sempre nel girone di ritorno, con ottimi risultati. Prestazioni di alto livello, giocatore che dà garanzie e fa un gran lavoro. Applausi a scena aperta contro l'Udinese nella vittoria per 3-2 in rimonta (il punto più alto forse, proprio come ieri in un altro 3-2 in rimonta) per giocate e voglia di non arrendersi. Totalizza 25 presenze e 3 gol.
Poi, un po' sfortunato. Qualche problema fisico e di condizione lo rallenta all'inizio della nuova stagione (la scorsa) e contestualmente esplode letteralmente Alexis Saelemaekers, belga classe 1999 che si prende il posto da titolare sulla destra e non lo lascia più. Probabilmente il contraccolpo psicologico per Samu Castillejo c'è: dopo tanto tempo da riserva era riuscito a diventare titolare, per poi vedersi anche superare nuovamente. Ecco perché vive forse il periodo peggiore. Prestazioni altalenanti, ma che comunque portano grande utilità al Milan. Quando serve, lui c'è. Sempre. Fa la punta, il trequartista, fa tutto. E i suoi 3 gol in 40 partite li fa anche lo scorso anno.
E allora perché i tifosi ce l'hanno con lui? C'è da fare una premessa doverosa: i tifosi del Milan, quelli veri, non ce l'hanno e non ce l'hanno mai avuta con lui. I tifosi che supportano la squadra a San Siro hanno sempre avuto applausi per Samu Castillejo, al massimo qualche critica come a tutti gli altri nei momenti peggiori, ma mai insulti o odio gratuito. Viceversa, i cosiddetti leoni da tastiera non l'hanno risparmiato da insulti e offese pesanti, che lo hanno addirittura costretto, la scorsa estate, a chiudere il profilo Twitter per evitare di leggere.
Nel fatto che sia successo d'estate c'è anche la risposta alla domanda del perché ciò sia successo. Le prestazioni in campo non c'entrano. Samu Castillejo ha sempre dato tutto per il Milan, con dei limiti tecnici certamente, ma comunque con buon livello. Il motivo degli insulti degli odiatori del web è il desiderio di nuovi acquisti di livello più alto in quel ruolo. Una situazione che non può e non deve giustificare, ma che anzi rende ancora più assurdo il tutto. La colpa non è certamente di Samu Castillejo se il Milan non ha potuto comprare qualcuno di migliore lì.
Gli insulti dei "tifosi" sono assurdi. A questo però si è aggiunto anche il fatto che Pioli ha preso ultimamente altre scelte. Puramente tattiche, puramente dovute a caratteristiche. Il Milan in quel ruolo cerca un elemento più simile a Saelemaekers o ad Alessandro Florenzi, classe 1991 che però ora è infortunato. E allora ecco di nuovo Samu Castillejo, l'uomo del bisogno. Un milanista vero, come ha sempre detto, che non perde occasione per dimostrarlo. Quel 3-2 in rimonta con l'Udinese lo aveva lanciato e aveva lanciato il Milan, il 3-2 di ieri potrebbe rilanciarlo. Quelle lacrime di fine gara dicono tutto. Chiedono rispetto. Intanto i giocatori sui social hanno deciso di esultare così >>>
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