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Suso, esterno offensivo del Milan (credits: GETTY images)
Se c'era bisogno di un evidenziatore che sottolineasse il momento negativo che sta attraversando JesùsSuso con la maglia del Milan, è arrivato puntale in tarda mattinata, quando il ct della nazionale spagnola Luis Enrique ha diramato la lista dei convocatiper le gare di qualificazione a Euro 2020 contro Norvegia e Malta.
Lo spagnolo rossonero, reduce da due convocazioni consecutive nel nuovo ciclo targato dall'ex tecnico del Barcellona, questa volta non c'è. Troppo negative le sue ultime uscite in Italia, con Luis Enrique spinto a fare altre scelte, chiamando altri giocatori in quel ruolo (Ceballos e Muniain ad esempio). Una scelta che non deve far deprimere il numero 8 rossonero, ma anzi spronarlo e motivarlo a dare il meglio in questa seconda parte di stagione.
Ora arriva il Derby. E quale motivazione potrebbe essere più grande? Rialzare la testa nel momento migliore, nella serata che ferma una città intera, aspettata un'intera stagione e in un palcoscenico che vedrà quasi 80 mila persone racchiuse nello stesso stadio per oltre 90 minuti. Insomma, Suso vuole uscire da un tunnel da cui ormai ci si è infilato da troppo tempo.
Contro l'Inter ha già dimostrato di saper fare male. Era il 20 novembre 2016 quando rifilò una doppietta alla squadra allora allenata da Stefano Pioli. Prima di quel match disse: "Se faccio due gol torno a casa a piedi da San Siro". La promessa non la mantenne, ma sul campo gli portò davvero fortuna. Il derby può essere decisivo anche per il futuro di Spalletti: ecco qual è lo scenario possibile>>>
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