2)- Con chi sostituirlo?
—Questa è una bella domanda. Esiste, al momento, un terzino capace di sostituire Theo Hernandez? La risposta è no. La capacità di incidere che possiede il giocatore francese è arte rara. Molto spesso, infatti, dimentichiamo che il classe '97 non è un centrocampista, né tantomeno un attaccante. La fascia sinistra e il tandem composto da Theo e Leao hanno fatto le fortune del Milan. Distruggerla ora porterebbe ad un downgrade clamoroso. Anche qualora la sua cessione fruttasse un bel tesoretto, quale sarebbe il terzino capace di colmare la sua assenza? Prendetevi tutto il tempo che volete, perché non troverete risposta.
3)- L'umore dei tifosi
—Questo non è un fattore da sottovalutare. Perdere un beniamino come Theo Hernandez non porterebbe alcun vantaggio. I tifosi lo sanno e sono già pronti a fare la guerra. Nel giro di due anni vedrebbero andare via ben 3 icone del Milan recente (ma anche passato): Paolo Maldini, Sandro Tonali e il sopracitato terzino francese. La sua cessione sarebbe una batosta che sfiducerebbe chiunque, non importa che vi sia un progetto a medio o lungo termine.
4)- L'equilibrio dello spogliatoio
—Abbiamo parlato dei fattori esterni, ora parliamo di quelli interni. Che effetto avrebbe la cessione di Theo Hernandez su un gruppo che, neanche qualche settimana fa, ha perso tre totem come Olivier Giroud, Simon Kjaer e Stefano Pioli? Ogni spogliatoio ha i propri equilibri e le squadre migliori hanno fondato le proprie vittorie sui senatori presenti. Chiaro che vi siano ancora tanti punti di domanda su quello che sarà il Milan di Paulo Fonseca, ma iniziare il nuovo ciclo rossonero con tutti i propri leader sarebbe la mossa più saggia e intelligente da fare. LEGGI ANCHE: Milan, Theo Hernandez e l'umore dei tifosi: ecco la reazione sui social
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