Un vero capitano: Theo Hernandez ha preso la fascia da Davide Calabria, che dopo il cambio di modulo di Pioli, parte dalla panchina. Il francese invece, resta uno dei punti fermi del Milan e dalle sue prestazioni, dipendono molte delle sorti dei rossoneri. Se si accende, i rossoneri volano grazie alle sue spinte in avanti. Se resta spento, il Diavolo perde tantissimo dal punto di visto offensivo.
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Milan, Theo Hernandez è il vero barometro dei rossoneri
Capitano fondamentale
—Dal cambio modulo, il Milan ha cambiato decisamente passo, con la nota negativa di Firenze, che ha fermato la corsa rossenara. E non è un caso che in quella partita, nonostante il gol, Theo Hernandez non abbia brillato, anzi. Nelle altre gare in cui i rossoneri hanno convinto, c'è sempre stato il marchio del terzino francese. "Ora torno" le sue parole dopo l'inizio di 2023 pessimo, condizionato, probabilmente, dalla sconfitta nella finale dei Mondiali con la sua Francia. Il Milan non può prescindere dal suo treno. Anche in Champions è stato fondamentale: nella gara d'andata contro il Tottenham, ha creato l'occasione del gol di Brahim Diaz, grazie alla sua corsa. Nella gara di ritorno, ha difeso bene e ha spinto, provocando il secondo giallo a Romero. Resta un fattore, anche ai massimi livelli.
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Difesa e attacco
—Theo è uno dei barometri di questo Milan: se gira, se crea, se corre e si spinge in avanti, i rossoneri sono un'altra squadra, in grado di creare pericoli a tutti e con in tasca la possibilità di segnare e creare occasioni. Se si spegne, il Milan, inevitabilmente fatica e cala con le prestazioni. La difesa di Stefano Pioli, senza dubbio, resta il muro che aiuta il Milan a vincere. Ma Theo, anche con l'attacco, può determinare il futuro di questa squadra, sia in Italia che in Europa. Milan, la probabile formazione per la Salernitana >>>
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