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Theo Hernandez, tra crisi e necessità di ripartenza: cosa fare con il numero 19?

Theo Hernández AC Milan Monza-Milan 0-1 Serie A 2024-2025
La gestione di Theo Hernandez, uno dei simboli del Milan degli ultimi anni, è diventata un tema delicato e complesso: che fare?
Redazione

La gestione di Theo Hernandez, uno dei simboli del Milan degli ultimi anni, è diventata un tema delicato e complesso, sia per il club che per il giocatore stesso. Negli ultimi 18 mesi, una combinazione di fattori ha portato il terzino sinistro francese a vivere un momento di involuzione evidente, sia dal punto di vista tecnico che mentale e fisico.

Una crisi su più fronti

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È impossibile ignorare le difficoltà di Theo dall’inizio di questa stagione. In campo si è visto un giocatore lontano dalla brillantezza fisica che lo ha sempre contraddistinto, spesso poco lucido nelle decisioni e in evidente difficoltà mentale. Questi segnali sono stati notati anche dal ct della Francia, Didier Deschamps, che a novembre ha dichiarato: “Non è al meglio della sua condizione. È un ottimo calciatore, ma quest’anno non è ai livelli degli anni passati. La stanchezza fisica può capitare, ma quella psicologica è ancora più difficile da misurare”.


A peggiorare la situazione, si è aggiunta una distanza tattica e relazionale con il nuovo tecnico del Milan, Paulo Fonseca. Rispetto al suo predecessore Stefano Pioli, noto per il dialogo costante con i giocatori, Fonseca ha avuto un approccio più distaccato, che solo di recente sembra essere cambiato con qualche confronto individuale. Tuttavia, il rapporto con Theo appare ancora freddo, come dimostrano le parole del tecnico dopo la sconfitta con la Stella Rossa, in cui ha criticato apertamente l’atteggiamento del terzino, soprattutto per il suo body language poco combattivo in campo.

La domanda: status assoluto o attuale?

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La situazione pone una domanda cruciale: Theo Hernandez deve essere trattato in base al suo status di “miglior terzino al mondo” o al rendimento attuale? La risposta appare chiara: il Theo di oggi è ben distante dal giocatore dominante che trascinava il Milan con le sue cavalcate sulla fascia. Attualmente, è un calciatore in difficoltà, sia in fase offensiva che difensiva, incapace di garantire quella continuità che lo aveva reso un punto fermo per il club.

In questa fase, è legittimo metterne in discussione il posto da titolare, soprattutto se ci sono alternative in grado di offrire maggiore affidabilità. Al tempo stesso, il Milan deve assumersi la responsabilità di gestire con intelligenza il suo recupero, concedendogli il tempo e il supporto necessario per ritrovare la migliore condizione.

Una ripartenza necessaria

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Per Theo, il futuro può ancora essere luminoso, ma passa attraverso una normalizzazione del suo status attuale. La priorità non è più insistere su un giocatore che vive un momento difficile, ma metterlo nelle condizioni di riprendersi senza la pressione di dover essere sempre il protagonista.

La sfida per Fonseca e il Milan sarà trovare il giusto equilibrio tra tutela e pragmatismo: concedere spazio a chi offre maggiori garanzie, senza però abbandonare un talento come Theo, che in passato ha dimostrato di essere una delle colonne della squadra.

Il destino del numero 19 dipenderà dalla capacità di adattarsi, lavorare su sé stesso e rispondere alle critiche sul campo. Per ora, però, l’unica certezza è che Theo Hernandez deve ripartire dalle basi. LEGGI ANCHE: Milan da Fonseca a Conceicao: tutti gli aggiornamenti | LIVE News >>>

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