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Milan, da Fonseca alla società: ecco i capi d’accusa da parte dei tifosi

Francesco Aliperta Redattore 
Il Milan vive un brutto periodo e i tifosi insorgono senza risparmiare nessuno: dalle critiche a Fonseca fino a quelle a Cardinale

In un momento del genere, in cui il Milan si ritrova con soli 2 punti in 3 partite e i problemi trovano una rappresentazione plateale anche duranti i match, i tifosi rossoneri insorgono senza alcuna pietà. Sono diversi i capi d'accusa avanzati e nessuno è stato assolutamente risparmiato: dalla squadra all'allenatore fino alla società. Il malumore si era diffuso già ben prima dell'inizio di questa stagione, e anche prima della chiusura della scorsa, trovando un picco nella tanto discussa ricerca del nuovo tecnico.

Ricorderete, infatti, le polemiche riguardo la candidatura di Julen Lopetegui, definito non adeguato ad allenare il Milan e dunque precocemente scartato da tutti i tifosi. È stato forse per questo motivo che il nome di Paulo Fonseca rimaneva in orbita rossonera ma appariva poco plausibile poiché coperto da profili decisamente più altisonanti come Antonio Conte, Roberto De Zerbi e Thomas Tuchel.

Ecco, la Tournée americana sembrò donare un bagliore di ottimismo a chiunque: vittorie prestigiose, un gioco veloce e verticale e un mercato ancora tutto da formulare. Dunque, dopo neanche un mese, eccoci qui a raccontare di un Milan a pezzi, ben lontano dalla vetta (di già) e con un'intera tifoseria pronta a puntare il dito contro tutto e tutti. Ma, nello specifico, di cosa si lamentano i tifosi del Diavolo?

La squadra

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Partiamo, ovviamente, dalla squadra. Il Milan ha concluso il proprio calciomercato estivo con 5 acquisti: Morata, Abraham, Fofana, Pavlovic e Emerson Royal. A fronte dei giocatori andati via, tra i quali Giroud, Kjaer e Kalulu, la rosa rossonera non sembra essersi rafforzata davvero. I profili giunti a Milanello non rappresentano, sempre secondo i tifosi, il giusto upgrade affinché la squadra possa puntare a vincere dei trofei e lamentano lo scarso interesse anche per il mercato degli svincolati, il quale poteva donare delle belle sorprese. Vero, sono rimasti tutti i top (Leao, Maignan e Theo Hernandez), ma nessuno sembra dimenticare il difficile rapporto fra il Milan e i rinnovi di contratto.


La dirigenza

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Arriviamo alla nota dolente, ovvero la società. Nella tifoseria del Milan è ancora fresca la ferita che porta il nome di Paolo Maldini. L'ex dirigente rossonero era la perfetta rappresentanza della storia, scritta da lui stesso, del Diavolo e la sua brusca uscita di scena continua a essere ricordata molto spesso. L'assenza di una vera e propria bandiera non permette alla tifoseria di rivedersi nell'attuale dirigenza. Okay, c'è Zlatan Ibrahimovic, ma lo svedese, lo ricordiamo, è un Partner Operativo, e Senior Advisor, di RedBird, non del Milan.

Le ultime uscite, poi, hanno ulteriormente infiammato gli animi. Le parole di Giorgio Furlani in merito alla vicenda Theo-Leao non sono piaciute molto ai supporters del Diavolo. Definirlo come un "non evento", infatti, ha aggravato l'opinione generale, andando così a sminuire ancor di più l'effettivo valore del trio Furlani-Moncada-Cardinale nei confronti dei giocatori stessi.

La visione del futuro

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Concludiamo, infine, con una visione del futuro non certo condivisa. I tifosi, infatti, sono ben consci del lavoro che RedBird sta attuando con il Milan: aumentarne il valore per poi rivenderlo. I numeri danno ragione a Cardinale, giacché la società rossonera si trova con un bilancio in attivo e una crescita che aumenta ogni mese che passa. Tuttavia, i tifosi lamentano della mancanza di un'anima, di quei valori sempre presenti nella storia del Milan. Si domandano come mai, con i conti in positivo, non si possa aspirare a un grande campione sul mercato, così come non si possa pensare a un tecnico vincente e un'annata nella quale il Milan gareggia per i primissimi posti. Sono tutte domande lecite ma alle quali, forse, nessuno riceverà mai risposta. LEGGI ANCHE: Milan, Pedullà: "Sarri fu ad un passo. Candidato per il post Fonseca?"