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Champions League, il ritorno tra Tottenham-Milan sarà visibile su Prime (getty images)
(fonte: acmilan.com) Metà febbraio e il Milan Campione d'Italia si prepara ad un Ottavo di finale in Champions League contro una squadra inglese. Di Londra, per lo più. Prima del Tottenham, l'ultima volta risale alla stagione 2011/12 e all'incrocio con l'Arsenal di Arsene Wenger. Una sfida contraddistinta dal match d'andata, partita che vide una clamorosa affermazione dei rossoneri. Una notte europea che riviviamo nel nostro Time Machine.
LO SCENARIO
15 febbraio 2012. I rossoneri, reduci dal 18° Scudetto della stagione precedente e impegnati in un duello tricolore con la Juventus di Conte, arrivano alla sfida con i Gunners dopo un girone passato da secondi classificati. Le vittorie casalinghe con Viktoria Plzeň e BATĖ Borisov (seguite dai pareggi in Repubblica Ceca e in Bielorussia) avevano messo al sicuro il passaggio del turno alle spalle di un Barcellona capace di spuntarla di misura a San Siro dopo il 2-2 del Camp Nou. I rossoneri arrivavano all'appuntamento europeo forti di un successo in rimonta a Udine capace di spezzare una striscia di tre partite senza vittorie (sconfitte con Lazio e Juventus, pari con il Napoli). La Champions, quindi, offriva l'occasione di un rilancio. Un risultato da raggiungere con il 4-3-1-2 scelto da Allegri: Abbiati; Abate, Mexès, Thiago Silva, Antonini; Seedorf, Van Bommel, Nocerino; Boateng trequartista alle spalle di Ibrahimović e Robinho.
PRIMO TEMPO DA APPLAUSI
Fuori da una conclusione inoffensiva di Rosický, il primo quarto d'ora è prettamente di marca rossonera. Prima ci prova Seedorf dal limite, poi Emanuelson - subentrato allo stesso numero 10, fuori per infortunio dopo appena 11' - in controbalzo dopo una sponda di Ibra. Occasioni che sono il preludio al vantaggio rossonero. 15', cross filtrante di Nocerino per Boateng che stoppa di petto e calcia al volo battendo Szczęsny. Un gol che fa esplodere San Siro e che fa acquisire ulteriore vigore e convinzione ai rossoneri. Lo stesso Nocerino va vicino al gol personale al 21', mentre un paio di ripartenze sfumano nel quarto d'ora successivo. Il 2-0 però arriva al 38', quando Ibrahimović avanza sulla sinistra e crossa pescando l'inserimento di testa di Robinho, a segno per il meritato raddoppio rossonero.
NELLA RIPRESA È POKER
Lo stesso asse con cui si è chiuso il primo tempo è quello con cui si apre il secondo, per il gol del 3-0 del Milan. Ancora Ibra con l'assist per Robinho, che stavolta finalizza con un destro dal limite sul primo palo, ad anticipare l'intervento del difensore. Il triplo vantaggio non rallenta i ritmi della sfida: i rossoneri hanno una buona occasione con Antonini, mentre al 65' Abbiati si supera in tuffo su una conclusione al volo di van Persie. I tentativi degli ospiti però non incutono eccessivo timore, e al 78' una sterzata di Ibrahimović genera un calcio di rigore, perché Djourou atterra il numero 11 rossonero. Dal dischetto va proprio Zlatan, che realizza il suo quinto gol stagionale in Champions League. Il punteggio finale non cambia più: il 4-0 si rivelerà poi decisivo ai fini del passaggio del turno.
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