La personalità di Fonseca
—Intanto, Fonseca dimostra grande personalità. Il tecnico portoghese è sempre stato descritto come un buon allenatore ma senza carattere, eppure, da quando siede sulla panchina rossonera, di scelte pesanti ne ha fatte eccome. Prima le parole in conferenza stampa e poi i fatti sul campo, con l'esclusione citata di Leao e una formazione composta da alcuni giocatori che non hanno goduto di un grande minutaggio. Fonseca, insomma, sta cercando in tutti i modi di mettere la sua firma su questa squadra: sia con le buone che con le cattive.
Il Milan visto prima del cartellino rosso a Reijnders ha mostrato un bel gioco, fluido, veloce e verticale. L'espulsione del centrocampista olandese poteva rispedire i rossoneri nel turbine dei malanni, ma il gruppo ha reagito come meglio non poteva. Sacrificio, forza e compostezza. Ha pienamente ragione Fonseca nel dire che il gol dell'Udinese avrebbe rappresentato un'ingiustizia: il Milan meritava pienamente la vittoria.
Concludiamo, infine, con un episodio molto romantico. La Curva Sud si era ripromessa di non intonare alcun coro e per 89' circa è stato così. Poi, però, nel momento di maggior bisogno il tifo rossonero ha aperto bocca quasi in modo involontario, come uno stimolo che non puoi spiegare a sostegno di una squadra che ha il vitale bisogno della sua gente. LEGGI ANCHE: Milan, Chukwueze: il gol della svolta? Una possibile chiave tattica
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