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Milan, un mercato intelligente per ripartire

Donato Bulfon

I mercati degli ultimi dieci anni non hanno avuto successo. Per ripartire al Milan serve programmare, soprattutto in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions

ULTIME MILAN - Sono ancora tanti i dubbi attorno al futuro prossimo del Milan, tra una Champions League da raggiungere negli ultimi due turni di campionato, la panchina di mister Gattuso in bilico e una sentenza UEFA che pesa come un macigno sulle possibilità di crescita immediata per il club rossonero. Molto, ovviamente, passerà dalla campagna di rafforzamento estiva che dovrà essere importante ma anche intelligente, in relazione soprattutto alle limitazioni alle quali il Milan inevitabilmente dovrà attenersi.

ULTIMI MERCATI - Nei giorni scorsi il New York Times ha pubblicato una particolare classifica delle squadre che hanno speso di più in Europa negli ultimi dieci anni. Nella stessa si può notare come il Milan sia nono davanti al Liverpool, che tra poco più di due settimane si giocherà la finale di Champions contro il Tottenham. Detto che circa l'80% della spesa rossonera è da imputare all'unico anno di gestione cinese e all'ultimo di gestione Galliani, è evidente che negli ultimi anni il Milan abbia speso male sul mercato, soltanto 100 milioni meno della Juventus che sta dominando in Italia e 176 meno del Real Madrid che ha vinto molte dell ultime coppe con le orecchie. Ora non bisogna più sbagliare: serve programmazione, evitando di sbagliare ancora gli acquisti.

SENZA CHAMPIONS - Secondo quanto analizzato da Sky Sport, in caso di mancato accesso alla prossima Champions, il Milan sarà costretto con ogni probabilità a cedere un paio dei suoi titolari: gli indiziati sono Suso, Kessie, Calhanoglu, Rodriguez e Borini. Partiranno sicuramente i giocatori in scadenza di contratto, cioè Montolivo, Mauri, Bertolacci, Abate e Zapata, cosa che permetterà di abbassare il monte ingaggi rossonero, sostituiti da elementi medio-giovani dagli stipendi nettamente inferiori. Con le cessioni il Milan ha l'intenzione di far fronte all'ultimo rosso di bilancio di 80 milioni e fare poi un mercato a saldo quasi zero. La sensazione è quindi che Bakayoko non venga riscattato, mentre di cercherà di piazzare André Silva, specialmente con l'aiuto di Jorge Mendes. Insomma, bisognerà fare un mercato intelligente, fatto anche di prestiti con diritto di riscatto, in modo da non far pesare nell'immediato un esborso di cartellini troppo alto. Tutto questo potrebbe essere visto in ottica positiva anche dalla UEFA che, alla luce del ricorso del Milan al TAS per la sentenza dello scorso dicembre, potrebbe riaprire al dialogo su di un'eventuale 'accordo' extra con il club rossonero. Intanto, per la panchina della Juventus spunta il nome di Sarri: continua a leggere >>>

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