Negli ultimi due anni, il Milan ha investito molto sul mercato, ma i risultati non hanno sempre giustificato gli sforzi economici della società. Se la sostenibilità resta il mantra della gestione RedBird, la realtà dei fatti racconta di una rosa rivoluzionata più volte senza mai trovare la continuità necessaria per competere ai massimi livelli. L’analisi degli ultimi due anni di mercato evidenzia come, tra colpi mirati e scommesse poco riuscite, il club abbia bisogno di una revisione della propria strategia per costruire un progetto più solido.


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Milan, sbagliando si impara. Le strategie sul mercato sono da cambiare
Acquisti mirati, ma risultati incerti
—Nell’estate del 2024, la dirigenza ha optato per un mercato più contenuto, puntando su cinque innesti: Morata, Pavlovic, Emerson Royal, Fofana e Abraham. L’idea era chiara: non stravolgere la squadra, ma migliorarla nei punti chiave. Tuttavia, il bilancio è stato inferiore alle aspettative.
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Morata è partito abbastanza bene, ma con il tempo il suo rendimento è a dir poco calato, fino alla decisione di lasciare il club. Emerson Royal, arrivato per rinforzare la fascia destra, ha alternato qualche buona prestazione a tante, tantissime prove sottotono, fino a un infortunio che ha di fatto chiuso anzitempo la sua stagione. Pavlovic, dopo un avvio in sordina, ha mostrato sprazzi di talento, ma il suo rendimento è stato troppo discontinuo.
L’unico vero colpo riuscito è stato Fofana, che ha dato qualità e sostanza al centrocampo rossonero, diventando rapidamente un punto di riferimento. Discorso diverso per Abraham, il cui impatto è stato finora modesto: il Milan dovrà decidere se puntare su di lui o rispedirlo alla Roma.
Gennaio 2025: tanti arrivi, poche certezze
—Con il mercato invernale 2025, la società ha deciso di investire nuovamente in maniera significativa, portando a Milanello cinque nuovi giocatori: Walker, Gimenez, Joao Felix, Bondo e Sottil. L’obiettivo era chiaro: dare una spinta decisiva alla stagione. Tuttavia, anche in questo caso, il campo ha raccontato una storia diversa.
Walker è stato il miglior acquisto del mercato invernale, e il Milan è pronto a riscattarlo. Gimenez, dopo un avvio esplosivo, ha vissuto una fase di involuzione, ma resta un investimento interessante. Joao Felix, invece, ha alternato lampi di classe a lunghi periodi di anonimato e tornerà al Chelsea senza lasciare il segno. Bondo e Sottil, infine, non hanno trovato spazio, e il loro futuro in rossonero appare già compromesso.
Una strategia da correggere
—Guardando ai numeri e ai risultati, il Milan non può essere soddisfatto delle proprie scelte di mercato. Pur avendo investito tanto, la squadra non ha trovato stabilità e identità, e il continuo turnover di giocatori ha portato più confusione che crescita.
La prossima estate sarà fondamentale per capire quale direzione prenderà il club. Serviranno meno acquisti, ma più mirati, e soprattutto una maggiore coerenza nella costruzione della rosa. La qualità dovrà prevalere sulla quantità, perché il Milan non può più permettersi di sbagliare: la competitività a lungo termine dipenderà dalle scelte che verranno fatte nei prossimi mesi.
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