Il Milan avvisa tutti: Zeroli non si tocca. Fofana è ciò che serve al centrocampo rossonero, ma il vero problema è la difesa
Partiamo subito con una premessa: giù le mani da Kevin Zeroli. Il giovane centrocampista del Milan è stato accostato all'Udinese per quanto riguarda l'affare di Lazar Samardzic. Niente di più sbagliato. I rossoneri hanno risposto con un secco no, poiché Zeroli, così come e quanto Francesco Camarda, fa parte del futuro del Milan e non solo del Milan Futuro.
Fatta la rigorosa premessa, torniamo a parlare di fatti plausibili, ovvero il calciomercato. Sotto precisa richiesta di Paulo Fonseca, il Milan è alla ricerca di un centrocampista difensivo. Che dire? Niente di più corretto. Molti dei problemi rossoneri della scorsa stagione nascono proprio dal centrocampo, zona del campo in cui l'assenza di un mediano di rottura si sentiva eccome. Youssouf Fofana, primo obiettivo del Diavolo, diventa così indispensabile. La trattativa balla in una differenza di pochi milioni: il Milan ne offre 12 più bonus mentre il Monaco ha diminuito le sue richieste a 18. Insomma, l'affare può andare in porto con una via di mezzo.
Ma c'è un problema in difesa
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Tuttavia, la prima amichevole estiva ha mostrato i vecchi e ben conosciuti difetti del Milan. I rossoneri hanno cambiato la propria impostazione offensiva ma non l'atteggiamento della retroguardia. C'è da dire che da un match amichevole, il primissimo per giunta, non si possono certamente trarre delle conclusioni, ma il reparto su cui lavorare maggiormente appare proprio quello: la difesa.
Ora, dal mercato arriverà certamente una nuova pedina. Il nome più in voga è quello di Pavlovic, roccioso centrale del Salisburgo. Il classe 2001 ha le caratteristiche giuste, poiché è alto, dunque ottimo per il gioco aereo, ed è mancino. C'è da capire se, qualora l'affare si concludesse positivamente, Pavlovic verrà acquistato per essere il titolare assieme a Fikayo Tomori. Dal roster attualmente a disposizione sembrerebbe proprio di sì, dato che Kalulu è solo una brutta copia di quello visto nell'annata scudetto e Thiaw appare come la pedina più "sacrificabile" per finanziare ulteriormente il mercato.