Una vita in rossonero, dove ha vinto tutto, Alessandro Costacurta, sempre da protagonista. Mercoledì i rossoneri del suo ex compagno Gennaro Gattuso si giocano un trofeo, . Ai microfoni di Radio Rossonera ha parlato non solo del match, ma anche di tanti temi legati all'attualità del mondo Milan. Ecco le sue parole.
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Costacurta: “Serve fortuna mercoledì. Paquetà…”
Iniziamo con un pensiero su Giovanni Battista Monti, ex medico del Milan soprannominato "Ginko" e recentemente scomparso.
"Io sono arrivato al Milan nel 1979 e lui è rimasto fino al 1998 credo, per un certo periodo ho continuato lo stesso ad andare da lui. L'ho vissuto come medico della prima squadra: una persona per bene, garbata e un bravissimo dottore. Ciò che sorprendeva di lui era l'ironia: spesso scherzava quando avevi qualche infortunio e questa cosa in qualche modo ti aiutava a superare i momenti difficili".
Ambrosini disse che con le mani era più preciso di un ecografo, capiva gli infortuni con uno sguardo...
"Sì, lo confermo. Spesso vedeva da lontano un infortunio e ipotizzava cosa fosse, poi regolarmente era esattamente quello dopo i controlli strumentali. Quando una cosa del genera capita 1/2 volte pensi possa essere un caso, quando capita 60/70 ti rendi conto di avere davanti un dottore davvero molto bravo. Ginko era una persona davvero speciale, lo si dice tante volte per chi passa a miglior vita ma lui credetemi era davvero di un altro livello".
Come giudichi l'esordio di Paquetà e quale contributo potrà dare al Milan?
"Pensavo si potesse presentare peggio e invece... Ha tanta personalità e sono convinto che ogni tanto farà tremare i tifosi del Milan quando gestirà il pallone vicino all'area di rigore e proverà la giocata. Una cosa del genere io l'ho vissuta con Pirlo, certe volte si prendeva certi vaffa da noi... Penso che Paquetà sia un giocatore di qualità e quantità; contro la Sampdoria l'ho visto correre e impegnarsi e credo inoltre che possa fare ottime cose insieme a Calhanoglu. Proprio a proposito del numero 10: ho l'impressione che abbia bisogno di sbloccarsi; in teoria il suo pezzo migliore è il tiro ma credo arrivi sempre troppo stanco alla conclusione perché ripiega molto in fase difensiva. Probabilmente ha perso fiducia ma a me continua a piacere molto per quello che fa in campo e per come gestisce il pallone".
Infine, un incoraggiamento ai tifosi del Milan in vista della finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus...
"La Juventus è uno squadrone, una delle 4 squadre attualmente più forti d'Europa. Ci vorrà un po' di fortuna ma è anche vero che ogni tanto la sorte potrebbe girare in favore del Milan. La Juventus sa bene come ingabbiare Suso, Castillejo potrebbe sorprenderli in qualche modo".
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