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Alessio Romagnoli, difensore e capitano del Milan (credits: GETTY Images)
ULTIME MILAN - Lavori in corso in casa Milan. Il ritornello si ripropone ormai, nostro malgrado, con estrema frequenza nelle ultime estati esortando il tifoso milanista ad un duro lavoro di esercizio della pazienza. In questo momento non resta che aggrapparsi a quelle poche, solide, certezze esistenti per guardare con più ottimismo ad un futuro che definire incerto è un eufemismo. Si tratta di Alessio Romagnoli, capitano e anni 24. Lucas Paquetà, talento cristallino classe 1997. Krzysztof Piatek, professione bomber, 23 anni.
Ripartire da loro. Ripartire dalla loro leadership nonostante l'età, dalla loro qualità nel rettangolo di gioco, dal loro talento e dai loro goal, nel caso del Pistolero. Ripartire dalla voglia di questi giocatori di aver scelto il Milan con decisione, di aver nella propria testa nient’altro che il pensiero di riportare in alto questi colori. Ripartire da loro oggi, per aggrapparsi a qualcos’altro domani. E ripartire anche perché tutti e tre rispecchiano in pieno il nuovo diktat societario. Giovani, ambiziosi e futuribili.
Romagnoli non ha avuto dubbi. “Resto anche senza Champions League” sono parole da capitano vero, parole da chi ha ammirato da fuori Maldini, Nesta, Thiago Silva e spera un giorno di ripercorrerne le orme calcando i grandi palcoscenici che hanno contraddistinto il Milan del passato.
Paquetà ha i connotati del campione. Il tocco fine, la testa alta, la giocata che infiamma San Siro. L’ultimo passaggio e il vizio di inserirsi fanno di lui un profilo pronto ad esplodere, di quelli che in Europa sono destinati a lasciare il segno. Piatek è il pistolero, è il centravanti che la butta dentro quando la partita è in equilibrio. E’ il robocop che, da solo, mette in apprensione le difese avversarie sin dal giorno prima. E’ il cannoniere che quando segna spara e scalda il cuore dei tifosi.
Un milione di motivi per tenersi stretto questo tridente. Perché il futuro è dalla parte loro e se le premesse sono quelle attuali il cartello “Lavori in corso” presto si potrà, finalmente, riporre in soffitta. E lasciarlo lì ad impolverarsi, come sperano tutti i tifosi. Nella corsa a due per la panchina del Milan, intanto, crescono molto le quotazioni di uno dei due allenatori: continua a leggere >>>
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