Il giornalista Paolo Condò è d'accordo sulla costruzione del Nuovo Stadio, ma difende San Siro, che non merita di essere abbattuto. Questa la sua opinione in un articolo scritto per 'Rivista Undici'.
NUOVO STADIO
Nuovo Stadio, Condò: “Costruitelo pure, ma non abbattete San Siro”
Il giornalista Paolo Condò è d'accordo sulla costruzione del Nuovo Stadio, ma difende San Siro, che non merita di essere abbattuto
"Non è a quelli come me, che ci hanno passato così tanta vita, che si può chiedere dell’opportunità di costruire un impianto nuovo. Costruitelo pure, ma senza radere al suolo il nostro amato vecchio stadio, perché lo fareste per un solo motivo: impedire alla gente di dire un giorno ‘ma non era meglio San Siro?‘ col tono del bimbo che esclama ‘il re è nudo‘. La Cattedrale, il nuovo progetto, è un concentrato di maestosità e bellezza che può convivere col Tempio".
"Presto compirà cent’anni e nel mix comodità-capienza rimane incontestabilmente il migliore d’Italia: nel senso che lo Juventus Stadium è bellissimo e funzionale, ma di spettatori ne tiene la metà, e passata la pandemia questo tornerà a essere un parametro da considerare. Senza contare che Inter e Milan, oggi rifiorite nell’alta classifica, hanno riempito San Siro pure negli anni in cui stentavano ad arrivare fra le prime quattro".
"Era come se la gente, non potendo tifare per una causa di classifica sufficientemente alta, andasse allo stadio con l’animo del guardiano, del testimone la cui presenza impediva ai giocatori di scendere oltre la linea della miseria tecnica. San Siro è abitato dal suo genius loci: che indossi un mantello regale o un cappotto pieno di toppe, il suo animo sarà sempre nobile". Intanto ecco l'offerta del Milan per un grande talento
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