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Nuovo Stadio, doppia mazzata. Il Milan cambia piano? | News (foto: Getty Images)
Sono ormai tre anni che Milan e Inter stanno lavorando sulla costruzione di un Nuovo Stadio in quel di San Siro. Un progetto che, per venire incontro alle esigenze di tutti, è stato anche spesso e volentieri modificato. Ma c'è sempre qualcuno o qualcosa che si mette di mezzo per mettere i bastoni tra le ruote ai club meneghini. Eppure sembrava intravedersi la luce in fondo al tunnel. A fine settembre, infatti, è arrivato il via libera al dibattito pubblico, potenzialmente il primo grande passo che avrebbe portato all'inizio del lavori. Nella giornata di oggi, però, è arrivato un uno-due che avrebbe steso anche il Mike Tyson dei tempi migliori.
Beppe Sala, sindaco di Milano, si è espresso in maniera chiara quest'oggi in merito al tema Nuovo Stadio: "In consiglio comunale andremo tra un annetto. Adesso purtroppo questa storia dello stadio è talmente tribolata e il mio intendimento è fare un passo alla volta. Il prossimo passo è quello di ricevere il giorno 18 novembre il risultato del dibattito pubblico, dal dibattito pubblico noi dovremo formalmente rispondere o con l’accettazione delle osservazioni che sono state fatte oppure respingerle argomentando, dopodiché la giunta delibererà". Un annetto. La prima grande mazzata giornaliera che preannuncia tempi sempre più lunghi.
A rincarare la dose ci ha pensato Vittorio Sgarbi, che si è soffermato sulla volontà di Milan e Inter di abbattere San Siro. Questa la presa di posizione decisa del Sottosegretario della Cultura: "Il Meazza non si tocca e non lo dice Sgarbi ma è la legge. San Siro è del ‘26, sarebbe come buttare giù l’Eur a Roma quindi è naturalmente vincolato perché il vincolo sarebbe automatico oltre i 70 anni, non si può buttare giù. Se serve un vincolo lo metterò".
Cosa potrebbe succedere adesso? Il Milan, nella persona del Presidente Paolo Scaroni, non ha mai nascosto di tenere calda anche la pista che porta alla costruzione del Nuovo Stadio in quel di Sesto San Giovanni. Il sindaco Roberto Di Stefano, al contrario di quanto sta accadendo a Milano, ha sempre promesso velocità e assenza di grane burocratiche. Anche Matteo Salvini spinge su questa soluzione in caso di perdita di altro tempo. In questo caso aumenterebbero le percentuali di uno stadio rossonero senza la presenza dell'Inter. Per il momento però c'è solo da attendere tempi migliori. Ancora una volta, in attesa di una svolta definitiva. Nuovo Stadio, il sindaco Sala detta le tempistiche: si va per le lunghe
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