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L'area dell'Ippodromo La Maura a Milano, dove il Milan vorrebbe costruire il nuovo stadio tutto rossonero | AC Milan News (Wikipedia)
La telenovela sul nuovo stadio che il Milan vorrebbe costruire a Milano si arricchisce di un nuovo capitolo. Oggi il Sindaco Beppe Sala è tornato a parlare della possibilità che i rossoneri costruiscano il loro impianto a La Maura, senza chiudere le porte a priori a Gerry Cardinale: "Noi finché non abbiamo un progetto non possiamo dare un giudizio. Bisogna aspettare. I rapporti con il Milan sono cordiali, ci parliamo tutti i giorni, ma loro sanno che ho bisogno di questo, sennò si parla in modo troppo generico". Insomma, nulla di nuovo: una richiesta che sa di melina, l'ennesima.
C'è però una precisazione interessante che fa Sala: "Il Milan sa che non è possibile avviare un altro procedimento senza chiudere quello precedente", per cui per presentare un nuovo progetto a La Maura, occorre ritirare quello su San Siro. Da qui una sorta di ultimatum a Milan e Inter, che avranno - come dichiarato dal sindaco di Milano - 90 giorni per dire se i club sono ancora interessati al progetto di un nuovo impianto condiviso nell'area di via Tesio, vicino all'attuale Meazza, per il quale c'è già un percorso avviato.
Che succede ora? L'Inter chiaramente aspetta, in balia del Milan, mentre Gerry Carinale studia la situazione e le varie possibilità. Da quanto ci risulta, il progetto preliminare per un nuovo impianto a La Maura, inizialmente atteso per metà aprile, non verrà presentato a Sala. Non ora almeno. Il numero uno di Red Bird vuole prima vederci chiaro e studiare a fondo norme e tecnicismi. Ecco perchè Cardinale non è venuto in Italia, ha fatto saltare un incontro con Sala promosso dal presidente rossonero Paolo Scaroni e non ha fissato visite a Milano a stretto giro di posta. I suoi collaboratori stanno approfondendo leggi e possibilità per dare concretezza al Piano A rossonero: La Maura. Ma finchè il Milan non avrà garanzie, non si muoverà e sfrutterà a pieno i 90 giorni di tempo dati dal Sindaco. Da quello che ci è stato detto, non bisogna quindi aspettarci novità a breve.
Per l'ennesima volta, quindi, si allungano ancora i tempi, ma questa situazione non andrà avanti in eterno: Cardinale uno stadio lo vuole fare e lo farà. Per il bene del Milan e di Milano sperano tutti che sia in città, altrimenti i rossoneri dovranno per forza guardare alle aree limitrofe (Sesto San Giovanni, San Donato ecc). Milan, ecco il retroscena sull'arrivo di Cherki >>>
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