Il Milan di Elliott non è solamente un modello da seguire sui campi da gioco, ma anche da seguire a livello di operazioni dirigenziali. Dall'acquisizione del Fondo, il club di via Aldo Rossi ha avuto una rinascita che ha consentito al Diavolo di ritornare a lottare per uno dei trofei che, al Milan, manca da diversi anni: lo scudetto. Oltre ai risultati conseguiti all'interno dei rettangoli verdi, il Milan sta anche sistemando i conti. L'ultimo bilancio ha registrato una perdita di 96,4 milioni di euro, ma è in riduzione di 98,2 milioni rispetto alla perdita consolidata dell'esercizio 2019/2020, pari a 194,6 milioni. Questo Milan funziona in tutto e per tutto.
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Origi, Botman e non solo: ecco perché il Milan compra spesso all’estero
Divock Origi e Sven Botman potrebbero essere gli ultimi di una lunga lista di calciatori acquistati dal Milan nei campionati esteri
Come riporta 'calciomercato.com', affinché tutto ciò funzioni nella miglior maniera possibile è opportuno che si operi bene sul mercato. Non è un caso che negli ultimi anni il Milan abbia comprato molti giocatori provenienti da campionati esteri e ciò coincide, specialmente da quando nel 2019 è entrato in vigore il Decreto Crescita. Ciò ha portato la tassazione sul reddito dal 45% a circa il 25% per i lavoratori che non sono stati residenti in Italia nei due anni precedenti. Non hanno avuto agevolazioni fiscali le operazioni Bennacer, Krunic, Tonali, Messias, Florenzi e Mirante, mentre - qualora dovessero trasferirsi in rossonero - le avrebbero Divock Origi e Sven Botman. Per rendere meglio il concetto, l'attaccante del Liverpool potrebbe firmare un contratto di quattro anni con ingaggio da 4 milioni di euro netti, mentre al lordo sarebbero circa 5 milioni. Milan, le top news di oggi: Ibra, futuro in dirigenza? Ultime su Berardi.
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