Partiamo dai pro. Il primo è senza dubbio la conoscenza della squadra e dell'ambiente. Stefano Pioli è l'allenatore del Milan da ormai 220 partite (raggiunto Sacchi) e, nel bene o nel male, questa rosa l'ha costruita anche lui. Tutti ne parlano bene, soprattutto i giocatori chiave. Leao ne ha parlato spesso come un secondo papà. Theo Hernandez lo ha descritto come fondamentale per la sua crescita. Insomma, parole importanti dai due dei big del Milan. Tutti lo conoscono e lo rispettano. Si potrebbe quindi puntare alla continuità, senza cambiare l'allenatore e, di conseguenza, ripartire da capo.