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Piatek-Cutrone e l’esperimento a due punte: cosa ha funzionato e cosa no

Per la prima volta in stagione ieri sera Rino Gattuso ha schierato dal 1' Piatek e Cutrone insieme: ecco cosa ha funzionato e cosa è da rivedere

Alessio Roccio

Krzysztof Piatek e Patrick Cutrone, attaccanti del Milan (credits: GETTY Images)

ULTIME MILAN - Di necessità si cerca sempre di fare virtù. Una cosa che Rino Gattuso conosce molto bene e specialmente in questa stagione - caratterizzata da tanti infortuni e squalifiche - ha sempre cercato di mettere in pratica. Lo ha fatto anche ieri sera, quando per la prima volta dal momento in cui Krzysztof Piatek ha firmato con il Milan, gli ha messo a fianco un'altra punta: Patrick Cutrone. In sostanza, Rino - complici anche l'indisponibilità di Kessiè e Suso - ha abbandonato il suo amato 4-3-3 per passare al 4-3-1-2 con Paquetà spostato trequartista. L'infortunio del brasiliano nel corso del primo tempo ha compromesso il piano del tecnico, e l'esperimento delle due punte ha trovato diverse difficoltà.

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