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Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, durante una conferenza stampa (credits: GETTY Images)
"ULTIME MILAN - Al termine della sfida persa 2-1 contro la Juventus, Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha parlato in conferenza stampa. Queste le dichiarazioni di Gattuso:
"Sulla prestazione dell'arbitro Michael Fabbri: "Ha parlato Leonardo, io non voglio parlare. Credo alla loro buona fede. Voglio parlare della partita, non meritavamo di perdere. Abbiamo giocato contro una grande squadra. Ci rimane rammarico ma tante cose positive. Mancano sette partite e due di Coppa Italia, dobbiamo vincere a tutti i costi e arrivare al nostro Scudetto che è la Champions League. Ripartiamo dalle cose positive di oggi e possiamo dire la nostra".
"Ancora sugli arbitri: "Sono un tesserato, non posso parlare e poi non fa parte del mio stile. Lo ripeto per l'ottava volta, il V.A.R. è qualcosa di incredibile, mi piace tantissimo. Serve usarlo, avere il coraggio di fermare per tutto il tempo che ci vuole il gioco. Non so su che base hanno deciso di non dare il rigore ma non ne voglio parlare. Non cerco alibi. Oggi potevamo essere più bravi, abbiamo fatto due errori che ci sono costati cari. Ho fatto il calciatore, ero uno che tante volte le ingiustizie me le volevo sbrigare da solo. Dobbiamo essere più bravi a farci rispettare, a crescere. Vedere Mario Mandzukic che sembra giochi al parco con gli amici per la sua fisicità, penso che dobbiamo essere più bravi a farci rispettare. L'ammonizione di Hakan Calhanoglu mi è sembrata eccessiva".
"Sulla sensazione di aver subito un furto: "Mi sento come mi sentivo l'anno scorso. E' il settimo anno che il Milan non porta punti a casa contro la Juventus. C'è stato qualche errore arbitrale ma anche errori nostri, potevamo limitare noi i nostri errori. Non è corretto parlare di furti. Ci abbiamo messo del nostro e noi potevamo essere più fortunati".
"Sulla preparazione a questa partita: "Ieri sapevamo che potevamo giocare Joao Cancelo, eravamo sicuri. Li aspettavamo con le caratteristiche dei loro quinti. Conoscendo le caratteristiche e le loro qualità, la partita poteva non finire più. Tante volte ci siamo messi con i centrocampisti, abbiamo mandato Calhanoglu a prendere il vertice basso. Abbiamo palleggiato bene, era tempo che a livello qualitativo non eravamo così efficaci. Ci deve rimanere tanto di questa partita, siamo vivi e tante cose positive dobbiamo riproporle in futuro. Quando si gioca con i più forti in Italia, viene fuori questo. La preoccupazione più grande è che vedevo una squadra con poco spirito. Penso che oggi abbiamo battagliato, rincorso. Ieri ho detto che la nostra fotografia si basava su due immagini sul gol preso su calcio piazzato e sul gol non preso al 94'. L'importante è che non manchi la voglia".
"Sul dialogo con Marco Landucci: "Sono un uomo che porta grandissimo rispetto. A fine primo tempo c'è stata una discussione tra lui e Patrick Cutrone e gli ho detto che il calcio è una ruota che gira, come la vita".
"Su Franck Kessie: "Conosciamo le sue qualità, quello che ci ha dato da quando è al Milan. Penso sia stato uno che ha aiutato a tirare fuori una prestazione di squadra, come gli altri. E' importante per noi. Ho detto da subito che non avevo rancori. Hanno fatto qualcosa di sbagliato ma hanno chiesto scuso. So quello che mi può dare come calciatore e uomo".
"Sul rammarico della sconfitta: "Il rammarico è che quando si fanno prestazioni così si deve riuscire a muovere la classifica, fare risultato perché dà convinzione. Abbiamo giocato contro una squadra fortissima. Va bene così. Su Alessio Romagnoli è normale che il capitano del Milan sia arrabbiato, penso sia arrabbiato per il calcio preso da Mandzukic. L'arrabbiatura la si può sfogare anche giocando più duri non solo alzando le mani. La Juventus ci ha insegnato di essere leali, sulle mezze palle, ma non di essere cattivi, nel calcio vale tutto, prima si è amici ma durante la partita no. La Juventus è stata questo". Per le dichiarazioni di Leonardo nel post-partita, continua a leggere >>>
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