Quanto i portieri vanno in attacco: da Brignoli a Falcone fino a Provedel

Che il calcio stia cambiando lo sappiamo tutti, la tattica si evolve con il tempo, si sviluppa attraverso nuove filosofie di gioco. Il tiki taka, il gegenpressing, il terzino che taglia il campo per fungere da centrocampista. I giocatori diventano duttili, ricoprono più ruoli e ne giova lo spettacolo, con intensità sempre più elevate. Eppure, anche un altro ruolo sta, lentamente, assumendo sempre più valore: parliamo del portiere.

Falcone è solo l'ultimo

Manuel Neuer è stato il primo e dopo di lui il gioco palla al piede ha investito anche i portieri. Lo abbiamo visto anche con Mike Maignan, il numero uno diventa un giocatore di movimento, partecipando alla manovra e, nel caso, dispensando anche degli assist. Eppure, ci sono alcuni portieri che osano anche superare il centrocampo, arrivando dritti nell'area avversaria. Nel match fra Lecce e Bologna abbiamo assistito all'assalto nel portiere giallorosso Falcone, il quale è riuscito a guadagnarsi un calcio di rigore poi trasformato da Piccoli.

Prima di lui c'è stato Provedel, eroe per una notte nella sfida di Champions League fra Lazio e Atletico Madrid. Uno stacco da attaccante vero, a sancire il pareggio dei biancocelesti.

Te lo ricordi Brignoli?

Tornando ancora più indietro nel tempo troviamo una nota amara per i tifosi del Milan ma bellissima per i tifosi del Benevento. Alberto Brignoli si avventurò in attacco alla ricerca del disperato pareggio dei suoi, trovando un gol che resterà nella storia della Serie A. LEGGI ANCHE: Milan, i social si dividono. Testa al campionato o la sorte in Champions?

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