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PSG, BeIN, ECA e UEFA: ecco l’intreccio nelle mani di Al Khelaifi

Stefano Bressi

Il PSG sembra una potenza incontrollabile al momento, al di sopra delle regole. Ecco la situazione e gli intrecci in mano al suo proprietario.

Questa è l'estate del Paris Saint-Germain, che sul mercato ha fatto razzie e ha comprato tutti i migliori, tutti desiderosi di vestire la maglia del PSG. Un'oasi felice, dove i limiti e i problemi economici non sembrano esistere. Tutto o quasi in mano a Nasser Al-Khelaifi. Perché oltre al campo, dove appunto potrà schierare i migliori campioni in ogni ruolo, il presidente e proprietario del club parigino ha vissuto un anno importante anche per quanto riguarda l'ascesa nella politica sportiva.

Lui è stato uno dei pochi, scrive Calcio e Finanza, a uscire indenne dalla situazione legata alla Superlega. Il PSG non aveva mai aderito infatti. Probabilmente anche per questioni extra club, come il Mondiale da far giocare in Qatar. L'importante è però come ne ha poi approfittato Al Khelaifi: ha preso il posto di Andrea Agnelli, presidente della Juventus, al vertice dell'ECA (associazione europea dei club). Così, è entrato anche nel Comitato Esecutivo UEFA, con un ruolo da protagonista. Il legame con Aleksander Ceferin, numero uno UEFA, è sempre più stretto.

L'ECA avrà un ruolo importante nel decidere come sarà il calcio in campo nei prossimi anni, ma anche a livello economico. L'UEFA dovrebbe svelare infatti a breve il nuovo Fair Play Finanziario con salary cap, luxury tax per chi la dovesse superare e niente più regola sul break-even. Un nuovo sistema di controllo economico-finanziario, che passa necessariamente dall'approvazione da parte dei club. Qualcuno potrebbe anche storcere il naso, visto il rapporto tra UEFA e PSG sul FFP. Inoltre, i parigini hanno chiuso il bilancio 2020 a -175 milioni e ne potrebbero perdere altrettanti nel 2021. Nell'estate in corso hanno aggiunto 80 milioni netti di stipendi.

Se essere presidente ECA comporta un rischio di conflitto di interessi, considerando che si rappresenta un singolo club anche, la situazione di Al-Khelaifi è ancora più complessa. Lui è infatti anche uno dei principali finanziatori della UEFA.

A giugno, infatti, è stata diffusa la notizia secondo cui la UEFA e BeIN Sports (fondata da Al-Khelaifi, che è ancora presidente) hanno raggiunto un accordo per il rinnovo dei diritti tv delle coppe europee nell'area MENA (Medio Oriente e Nord Africa) per le prossime tre stagioni. Le sfide saranno trasmesse in arabo, inglese e francese attraverso 24 Paesi, dal Marocco all'Oman, includendo anche l'Arabia Saudita. L'emittente verserà un totale di 500 milioni di dollari circa. Il 28% in meno rispetto al triennio precedente, ma comunque un importo importante, considerando che la UEFA incassa circa 2 miliardi a stagione per i diritti tv della Champions League. Il rischio è che il rapporto su questo asse possa così diventare imbarazzante... Intanto Capello fa l'analisi delle squadre di Serie A >>>