Che è successo ad Ante Rebic? E' questa la domanda che tanti tifosi del Milan si pongono da un paio di settimane, se non mesi, a questa parte. L'attaccante croato, titolare ieri sera contro la Fiorentina, è stato autore di una pessima partita, un po' come tutta la squadra del resto, ma è chiaro che da un attaccante che ha dimostrato negli anni di saper incidere e determinare a suon di gol e prestazioni ci si aspetta sempre qualcosa di più. Con Leao out per squalifica, Pioli giustamente ha dato fiducia al croato, esploso proprio sotto la guida del tecnico parmigiano ma che, dalla passata stagione, sta facendo grande fatica ad imporsi e a segnare con continuità.
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Rebic, se ci sei batti un colpo: l’ultimo gol segnato risale ad ottobre | News
I tanti infortuni patiti nella trionfale stagione scorsa lo hanno limitato, ma conoscendo il carattere del giocatore chiunque si sarebbe aspettato una reazione da parte di Rebic nel corso di questa stagione. A dirla tutta, l'inizio di questa stagione sembrava essere molto promettente in quanto nella gara d'esordio contro l'Udinese l'ex Eintracht si era ripresentato davanti ai suoi tifosi segnando una doppietta e fornendo un'ottima prova. L'inizio di una stagione da protagonista? Macché. Dopo quei due gol, l'attaccante croato ha segnato in una sola altra occasione. L'ultimo suo gol con la maglia rossonera risale al primo ottobre, nel match in trasferta contro l'Empoli terminato 1-3 per la squadra di Stefano Pioli.
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E' vero che Rebic ha dovuto fare i conti con diversi infortuni, con l'esplosione di Leao e l'affermazione di Giroud, ma ogni volta che è stato chiamato in causa non è più riuscito a lasciare il segno. Basti pensare come all'inizio della sua avventura in rossonero al buon Ante bastava anche uno spezzone di gara per mettere lo zampino in un gol o in una vittoria. Se prima era considerato il jolly-totem di Pioli, adesso Rebic continua a deludere. E se dovesse continuare così sarà inevitabile che a fine stagione le strade del Milan e quelle del giocatore si separino. Il Milan non solo ha bisogno di titolari che diano garanzie, ma anche di ottime riserve all'altezza di chi gioca spesso dal primo minuto per essere competitivo in tutte le competizioni. Milan, la 'fiducia' a Bakayoko suona come una bocciatura per Pobega e Vranckx
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