Riparte il Milan 2.0. La Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina, fa il punto sulla squadra rossonera e sul lavoro di Stefano Pioli. Il gioco è ormai consolidato, così come l'allenatore, che può affidarsi a un modulo che ormai è perfettamente assimilato dai suoi uomini. Questo aspetto può essere un vantaggio da sfruttare all'inizio della stagione per una partenza lanciata: solo l'Atalanta e il Milan possono godere del vantaggio relativo alla stabilità in panchina.
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Riparte il Milan 2.0. Ecco il vero obiettivo della squadra di Pioli
Riparte il Milan 2.0. Sognare lo scudetto non costa nulla, tuttavia il vero obiettivo è quello di qualificarsi in Champions League
Ma qual è l'obiettivo del Diavolo? Tutti parlano di "migliorarsi", che significherebbe in teoria vincere lo scudetto, visto il secondo posto in campionato, tuttavia le cose non stanno esattamente così. Certo, sognare non costa nulla, ma l'obiettivo primario è quello di restare in Champions League in modo da migliorare i conti, così come già sta accadendo.
Dal punto vista il tattico il problema principale di Pioli è quello di sostituire Hakan Calhanoglu. Le chiavi per il momento sono state affidate a Brahim Diaz, che sta convincendo il tecnico, anche se con alti e bassi. A destra il punto fermo è Saelemaekers, mentre a sinistra ci sarà il consueto ballottaggio tra Rafael Leao e Ante Rebic. In attacco spazio a Zlatan Ibrahimovic e Olivier Giroud, che potrà sostituire lo svedese o giocare con lui. In porta MikeMaignan, che ha dato già ottimi segnali in precampionato.
La cosa che comunque salta più all'occhio è la solidità del progetto rossonero. Si respira anche una grande armonia, cosa che permette ai giocatori di esprimersi al meglio in campo. Insomma ci sono tutte le condizioni per fare bene e quindi la parola scudetto non deve essere un tabù: non sarà un obiettivo primario, ma il Milan ci proverà. Il Diavolo non vuole più nascondersi. Milan, le parole d'amore di Brahim Diaz. Ecco cosa ha detto.
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