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Commisso protagonista del contenzioso MLS-USSF: il caso del Twitter anonimo

Rocco Commisso Fiorentina Serie A
Rocco Commisso, proprietario della Fiorentina, è al centro di una controversia legale che lo vede coinvolto in un processo con la NASL e MLS
Alessia Scataglini

Rocco Commisso, proprietario della Fiorentina, è al centro di una controversia legale che lo vede coinvolto in un processo riguardante l’uso di account anonimi su Twitter. Il caso, che sta infiammando il calcio statunitense, è legato alla lotta tra la NASL, la vecchia seconda divisione del calcio americano di cui Commisso era presidente, e la MLS insieme alla Federcalcio statunitense (USSF).

La causa legale ha radici nel 2017

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Il contenzioso affonda le radici nel settembre del 2017, quando la US Soccer decise di non rinnovare la licenza alla NASL, estromettendo di fatto la lega dalla seconda divisione del calcio USA. Commisso, che oltre a essere presidente della NASL è ancora formalmente il numero uno della squadra dei New York Cosmos, si è visto privato di uno dei suoi progetti più ambiziosi. In seguito a questa decisione, Commisso ha avviato una causa legale contro la MLS e l’USSF, chiedendo un risarcimento di 170 milioni di dollari per i danni economici derivanti dal fallimento della NASL e dei suoi piani calcistici.


Accuse su Twitter

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Nel corso del processo, che ha visto il suo giorno numero nove questa settimana, è emerso che Commisso avrebbe utilizzato l’account Twitter Global Soccer Fan per attaccare apertamente i dirigenti della MLS e della USSF, Don Garber e Sunil Gulati, paragonandoli addirittura a figure come Harvey Weinstein e Bernie Madoff, noti per scandali di violenza sessuale e truffa finanziaria. Gli inquirenti, dopo aver avviato un’indagine, hanno scoperto che l’account anonimo fosse riconducibile chiaramente a Commisso.

Durante l’udienza, il fondatore di Mediacom ha ammesso di essere l’autore dei tweet contro Garber e Gulati, nonché di aver lanciato attacchi anche nei confronti di Kathy Carter, una dirigente della USSF che, secondo Commisso, avrebbe avviato un’impresa “corrotta”. Inoltre, è emerso che Commisso aveva creato un altro account Twitter sotto il nome falso di Virgil Kane, e che aveva incaricato un suo dirigente delle pubbliche relazioni di continuare a produrre messaggi ostili nei confronti della MLS e della USSF.

Non solo, Commisso ha esteso le sue critiche anche al mondo dei media: quando Alexi Lalas, ex calciatore e analista di Fox, aveva criticato la causa legale della NASL, il patron della Fiorentina aveva scritto una lettera a un dirigente di Fox chiedendo provvedimenti nei confronti di Lalas, in virtù dei rapporti commerciali tra Fox e Mediacom.

Le parole di Commisso

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Durante la sua testimonianza, Commisso ha espresso il suo rammarico per le azioni compiute: “Non mi sento bene per quello che ho fatto, perché non è da me. Ho smesso di usare l’account Twitter. Non ho fatto nessun tweet negli ultimi cinque o sei anni e sono felice di aver smesso con tutti i social media.”

La vicenda legale continua a suscitare grande attenzione, e si prevede che nelle prossime settimane potrebbero esserci nuovi sviluppi. Commisso, comunque, sembra aver lasciato alle spalle la sua attività su Twitter, con l’intenzione di concentrarsi su altri aspetti della sua carriera e della gestione della Fiorentina. LEGGI ANCHE: Dinamo Zagabria-Milan, Dobrinic: "Simic, Mandzukic e Halilovic: dico tutto" | ESCLUSIVA

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