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Il campo di San Siro è sotto stress: si pensa ad una rizollatura (credits: Getty images)
C'è un problema San Siro. Come viene riportato dalla Gazzetta dello Sport, il terreno non è in buone condizioni, ma ci sono in questo caso delle motivazione oggettive. Si è giocato con una frequenza esagerata e il terreno di gioco ne sta risentendo.
Milan e Inter pensano a una rizollatura, ma i tempi sono stretti: «Da Milan-Juve al derby abbiamo due settimane: una servirebbe per sostituire il campo, una per cucirlo. Dovrebbe funzionare tutto alla perfezione: non dovrebbe piovere, gelare, nevicare. Non dovrebbe esserci un intoppo nei trasporti» dice Giovanni Castelli, agronomo della Lega con una lunga esperienza di gestione di San Siro.
«Da quasi otto anni abbiamo scelto un ibrido, prato sintetico misto a naturale. Ma giocando con questa frequenza, anche a 24 ore di distanza tra una partita e l’altra, qualsiasi prato soffrirebbe. Finché ci saranno due squadre che giocano anche le coppe in uno stesso stadio, il problema si riproporrà. San Siro ha tutto quello che serve, tutti i sistemi più moderni. Ma si gioca troppo e questo è il dazio da pagare, come succede, anche se in maniera diversa, a Roma e Genova. Di solito il terreno ibrido se la cava bene per tutta la stagione, però con questo superlavoro qualsiasi ibrido darebbe problemi. Il peccato originale è la Nations League che ci ha impedito di utilizzare la pausa di ottobre per intervenire. A gennaio non può essere la stessa cosa». Insomma, si prevedono diversi problemi da questo punto di vista. Ecco le dichiarazioni di Olivier Giroud, attaccante del Milan.
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