Come si fa senza Decreto Crescita?
—Ora, vi starete chiedendo, cosa c'entra la Premier League e il 'meme' della farmers league con il Decreto Crescita letto sul titolo? Tranquilli che spieghiamo. Le tante discussioni delle ultime ore portano allo stesso risultato: la Serie A, senza le agevolazioni del Decreto Crescita, non può che peggiorare. Ed è vero, poiché i giocatori etichettati come "Top Player" avrebbero ben pochi motivi per unirsi a noi qui in Italia.
Altrettanto vero che il nostro amato campionato possiede diverse squadre che hanno scritto pagine indelebili della storia del calcio. Milan, Juventus, Inter, Napoli e Roma hanno molto fascino, ma ormai il gioco del pallone è diventato un business e senza fiorini non si va lontano. Se poi aggiungiamo che il Fair Play Finanziario attanaglia i nostri club da svariati anni allora l'equazione non può che avere un risultato molto deludente.
Ma c'è la Superlega
—Ricollegandoci al meme inglese, c'è l'enorme rischio che la Serie A diventi, effettivamente, una farmers league. Già adesso è dura competere sul mercato con i titani inglesi (ma anche spagnoli e tedeschi), immaginate senza alcun beneficio che spinge i giocatori a trasferirsi nel nostro paese. E allora dove possiamo trovare la soluzione? Nella Superlega. Fa sorridere il fatto che la stessa FIGC si sia esposta contro l'ormai noto campionato europeo e non ci aspettiamo di certo un dietrofront qualora il Decreto Crescita cadesse per sempre.
Eppure, qualche riflessione dovrà esserci. La Superlega si pone a favore di chi risulta svantaggiato dal sistema creato da Uefa e Fifa e, adesso, la Serie A ha l'ennesimo, e più importante, motivo per aderire a questo ambizioso progetto.
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