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Giacomo Bonaventura in gol durante Milan-Pescara (credits: GETTY Images)
Tra i rossoneri c'era forse più rammarico per l'immeritata sconfitta di Roma e per lo sfortunato pareggio casalingo con l'Atalanta, che attesa vera e propria per la sfida di Supercoppa di Lega a Doha contro la corazzata bianconera. "Giocavamo contro una Juventus fortissima - ricorda Giacomo Bonaventura in esclusiva ad acmilan.com - e non eravamo certo noi i favoriti, anzi eravamo nettamente sfavoriti". Proprio così, il Milan non aveva nulla da perdere, ma era al completo, eccezion fatta per la lunga degenza di Riccardo Montolivo che era stato operato al ginocchio ad ottobre.
In campo Juventus e Milan a Doha (Qatar). I bianconeri avevano vinto sia Scudetto che Coppa Italia e il Milan partecipava alla finale (come già accaduto all'Inter nel 2000 e alla Lazio nel 2015) come finalista della precedente Coppa Italia. Per i rossoneri, che erano sempre scesi in campo ad agosto per questo trofeo, la data pre-natalizia era una novità assoluta. Così come la location, i Paesi arabi. Il Milan infatti aveva giocato e vinto a Washington nel 1993 contro il Torino e a Pechino nel 2011 contro l'Inter, ma Doha e il Qatar si rivelavano una primizia assoluta.
In più c'erano stati problemi per il funzionamento dell'aereo e i rossoneri dovettero rinviare di un giorno la partenza da Malpensa: "In effetti eravamo un po' preoccupati - ricorda Bonaventura - per la differenza di clima e di fuso orario. Tutte cose da assimilare in poche ore prima della partita. Chissà se ci ambienteremo al meglio, ci chiedevamo fra compagni di squadra. Poi, una volta arrivati a Doha, tutto è andato a posto".
A questo punto il racconto di Bonaventura diventa più tecnico, più di campo: "Era un periodo in cui giocavamo bene, avevamo le nostre idee di gioco, avevamo preparato bene la partita. In effetti, non ci limitammo a vincere il trofeo, per la verità anche sul piano della prestazione riuscimmo a giocare molto bene. Il mio gol? Da quando Suso aveva iniziato a giocare titolare, avevo studiato e capito il suo modo di giocare, avevo assimilato i tempi di inserimento. In quella stagione non segnai solo a Doha su un suo assist, ma anche in altre circostanze".
Nonostante il gol del pareggio di Jack, non solo si va ai supplementari, ma anche ai rigori. Uno dei tiri decisivi dagli undici metri tocca anche a Bonaventura: "Ero teso ma non troppo. Sapevo dove e come volevo tirare. Ho mirato l'angolo, ho calciato forte ed è andata bene. Lo confesso: se prima della partita qualcuno mi avesse detto che avremmo vinto noi, non ci avrei creduto. In realtà dopo il rigore di Pasalic, ho provato una grande gioia. È stata una bellissima festa, io poi mi fermai a Doha per le vacanze e idealmente continuai a festeggiare. Vittorie così ti ripagano di tanti sacrifici e di tanta fatica negli allenamenti. Gedda? È ora di cercare di vincere qualcosa. Bisogna sfruttare questa partita, perché per il Milan è importante vincere. Ogni anno il Milan deve ambire a vincere qualcosa".
Fonte: acmilan.com
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