Come detto Rino Gattuso non ha solo colpe, ma anche qualche attenuante e alcuni meriti non da poco. I rossoneri per buona parte della stagione avevano ritrovato un'anima, un gioco e un clima all'interno dello spogliatoio ideale per raggiungere gli obiettivi prefissati. Il lavoro di Gattuso ha dovuto "subire" il complicato passaggio tra una proprietà e l'altra, tra scetticismo e incognite legate all'accesso della squadra all'Europa o meno. Inoltre, i rossoneri hanno dovuto convivere - mai come quest'anno - coi tantissimi infortuni. La perdita di Bonaventura a ottobre, in questo senso, è stata gravissima. La povertà tecnica della rosa è venuta a galla in parecchie occasioni, soprattutto quando Gattuso ha dovuto fare a meno di parecchi giocatori o per infortunio o per squalifica. Le alternative sono sempre state poche e non all'altezza della situazione e in molti casi anche gli stessi titolari non si sono dimostrati pronti per una grande squadra con obiettivi importanti. Eppure, Gattuso ha tenuto in piedi la squadra fino ad un mese dal termine della stagione. A tratti aveva costruito una difesa impenetrabile, tanto che si sprecavano i paragoni coi top club europei. Il tutto, però, sembra essere crollato sul più bello.
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