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Ucraina, le ripercussioni sul calcio: dallo stop al campionato ai Mondiali

Stefano Bressi

La crisi in Ucraina e la guerra con la Russia hanno ovviamente ripercussioni anche sullo sport: dalla Champions League a tanto altro.

Come si temeva, oggi di prima mattina la Russia ha attaccato l'Ucraina, dando di fatto il via alla guerra. Quando a Mosca erano quasi le 6 del mattino, Vladimir Putin, con un messaggio in video, ha annunciato il via alle operazioni di guerra. Una situazione delicatissima, che ha delle priorità ovviamente diverse dal calcio. Tuttavia, anche il mondo del pallone verrà coinvolto in tutto questo.

Putin ha detto: "Ho dato il via a un’operazione militare speciale per proteggere il Donbass. L'obiettivo non è invadere il Paese ma smilitarizzarlo. Un’ulteriore espansione della Nato e il suo uso del territorio ucraino sono inaccettabili. Chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire sappia che la Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto. Spero di essere ascoltato".

Per quanto riguarda lo sport, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi sono in programma diversi eventi in Russia, ma ovviamente ci sono già diversi dubbi sulla possibilità di rispettare i calendari con una guerra in corso. Non è da escludere che ci possano essere non pochi cambiamenti. Intanto, in Ucraina già il campionato è stato sospeso ufficialmente.

I riflettori sono puntati soprattutto sulla finale di Champions League, che in teoria è in programma il 28 maggio a San Pietroburgo alla Gazprom Arena, ma ovviamente è molto probabile che si cambi destinazione. Già in passato Boris Johnson aveva detto: "È inconcepibile. Non ci sono chance che una Russia sempre più isolata possa ospitare una manifestazione calcistica".

Tuttavia, la UEFA, come ricorda Calcio e Finanza, aveva smentito categoricamente l'ipotesi di spostare la finale di Champions League, ma comunque chiarendo che avrebbe monitorato l'evolversi degli eventi. Anche alcuni europarlamentari avrebbero scritto ad Aleksander Ceferin, presidente della UEFA, chiedendogli ufficialmente di spostare la finale di maggio. Anche in Italia, l'iniziativa è stata promossa dall’eurodeputata dei Verdi, Viola Von Cramon-Taubadel, ed è stata condivisa e firmata dalla capo delegazione del M5S, Tiziana Beghin.

Ancora più vicino è l'appuntamento dei playoff per le qualificazioni ai Mondiali in Qatar del 2022. Il 24 marzo, infatti, si dovrebbe giocare a Mosca la partita tra Russia e Polonia, ma la Federcalcio polacca ha posto il problema in una nota ufficiale: "Le decisioni politiche restano nelle mani delle autorità statali e degli organismi internazionali. Tuttavia, consapevoli delle potenziali minacce legate alla situazione attuale, siamo in attesa della posizione degli organi direttivi della federazione mondiale. Il caso riguarda non solo la nazionale polacca, ma anche le nazionali di Svezia e Repubblica Ceca, che potrebbero potenzialmente affrontare la Russia a Mosca in una possibile finale playoff".

Infine, per il resto dello sport, c'è da tenere in considerazione in mondiale di pallavolo maschile. A tal riguardo, la FIVB, aveva messo in programma la competizione dal 26 agosto all'11 settembre proprio in Russia, ma ora le cose potrebbero cambiare. Intanto, la Confederazione europea di volley, in accordo con la Federazione di pallavolo ucraina, ha rinviato ieri a data da destinarsi la tappa del tour continentale di Snow volley in programma in Ucraina dal 25 al 27 febbraio. Ci dovrebbe poi essere l'annuale Gran Premio di Formula 1 in Russia, che da calendario dovrebbe essere il 25 settembre. Per ora non ci sono richieste di rinvio o annullamento, essendo ancora lontano. Queste, intanto, sono le notizie più importanti della giornata finora >>>

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