Razzismo, Pastore: “Milan, dovevi rompere giocattolo e protocollo”

Giuseppe Pastore, giornalista de 'Il Foglio', ha commentato gli episodi di razzismo di cui è stato vittima Mike Maignan, sabato scorso al 'Bluenergy Stadium' durante Udinese-Milan di Serie A, nel podcast 'Fontana di Trevi', in onda sul canale YouTube di 'Cronache di Spogliatoio'. Ecco cosa ha detto Pastore.

Udinese-Milan, Pastore sul razzismo: "Tutti hanno fischiato Maignan"

"La cosa 'straordinaria' è che tutto lo stadio, o comunque una gran parte, fischia Maignan. Non soltanto 5/10 imbecilli che l'hanno insultato. Quindi non è la maggioranza silenziosa che non è razzista e prende le distanze, ma non è razzista a parole, ma poi in realtà se la prendono con quello che hanno insultato. O non hanno capito niente, e mi sembra strano perché l'altoparlante è stato chiaro, oppure sono peggio di quelli che erano dietro la porta".

"Maignan e il Milan non sarebbero dovuti rientrare in campo"

"Non è dunque una questione di 5/10 imbecilli, come ogni volta le società cerco di minimizzare per pulirsi un po' la coscienza, ma è un problema molto serio, del paese ma soprattutto della società, anche perché non si è razzisti solo durante la partita - ha chiosato Pastore sul tema -. Chiudo dicendo che Maignan non sarebbe dovuto rientrare in campo, così come tutto il Milan, perdendo anche a tavolino, rompendo così il giocattolo. Bisogna evitare di attaccarsi a questo protocollo inutile che non risolve nulla". LEGGI ANCHE: Nuovo difensore? Tutto in sospeso: le ultime sul mercato del Milan >>>

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