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Aleksander Ceferin, Presidente della UEFA (credits: GETTY Images)
Da oggi è ufficiale, la UEFA dice addio al vecchio Fair Play Finanziario e introduce nuove regole. Arriva una prima forma di salary cap, come sottolinea la Gazzetta, seppur ancora non stringente. Il comitato esecutivo della UEFA ha approvato a Nyon il nuovo regolamento riguardante le licenze per club e la sostenibilità finanziaria, prima grande riforma alla normativa da quando è stata introdotta nel 2010.
Ha parlato anche Aleksander Ceferin, numero uno della UEFA, che ha detto: "L'evoluzione dell'industria del calcio, insieme con gli inevitabili effetti finanziari della pandemia, ha evidenziato la necessità di una riforma completa e di nuove norme sulla sostenibilità finanziaria. Questi norme, che entreranno in vigore nel prossimo giugno per andare a pieno regime in tre anni, ci aiuteranno a proteggere e preparare il calcio a qualsiasi potenziale shock, incoraggiando al contempo a fare investimenti razionali e a costruire un futuro più sostenibile per l'intero comparto. L'obiettivo si potrà raggiungere attraverso tre pilastri: solvibilità, stabilità e controllo dei costi. La prima assicurerà una tutela migliore dei creditori, attraverso controlli trimestrali e minor tolleranza verso i morosi. I nuovi requisiti sui ricavi sono un'evoluzione degli attuali requisiti di pareggio di bilancio, e porteranno una maggiore capacità alle finanze dei club. La più grande innovazione è la norma che regolarizza i costi di gestione della squadra, al fine di portare un migliore controllo delle spese in relazione ai salari dei giocatori e ai costi per i trasferimenti. La normativa limita la spesa per gli stipendi, per i trasferimenti e per le commissioni degli agenti al 70% delle entrate del club. Le valutazioni saranno eseguite su base tempestiva e le violazioni comporteranno sanzioni finanziarie predefinite e misure sportive". Queste, intanto, le notizie più importanti della giornata >>>
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