"Nel 1955 con un nuovo progetto le gradinate si ampliarono in modo considerevole. Fino ad a ospitare 100.000 persone, poi ridotte a 85.000 per questioni di sicurezza. Da allora San Siro non fu toccato fino ai Campionati del Mondo del 1990. Quando un pool di aziende guidato dalla Lodigiani (poi confluita nel Gruppo Webuild) ricevette l'incarico di modernizzare la struttura con la costruzione del terzo anello e delle 11 torri cilindriche in cemento armato che hanno dato all’impianto la sua inconfondibile forma. A distanza di trent’anni da quell’intervento, il Gruppo Webuild ha presentato un progetto di riqualificazione dello stadio. Che punta a preservare questa icona dello sport in linea con quanto già fatto nelle grandi arene sportive europee".
"Il progetto di Webuild prevede interventi sulla struttura esistente in nome della modernità e della sostenibilità dell’impianto. Secondo la proposta presentata, su cui sono in corso le opportune interlocuzioni con i soggetti interessati, i lavori potrebbero durare tre anni nel corso dei quali la struttura continuerebbe a funzionare. Il principio del progetto è lo stesso che ha ispirato gli interventi di riqualificazione degli altri grandi stadi europei. Con l’obiettivo di proteggerli e valorizzarli in quanto veri patrimoni storici e culturali non solo per gli amanti del calcio, ma per tutti". LEGGI ANCHE: Calciomercato - Samardzic vuole a tutti i costi il Milan: tempistiche lunghe per due motivi >>>
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