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Pagelle, Rassegna Stampa - I voti di Gazzetta (Grafica)
PAGELLE CELTIC-MILAN - 'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ha stilato le pagelle di Celtic-Milan di Europa League, gara terminata 1-3 per i rossoneri. Il Diavolo è così giunto all'ottavo successo consecutivo in otto gare stagionali tra campionato e coppe. Vediamo, dunque, voti e giudizi dei calciatori del Milan secondo il quotidiano sportivo nazionale.
Zlatan Ibrahimović, voto 7, è stato giudicato il migliore tra le fila rossonere al 'Celtic Park'. Questa la motivazione della pagella dello svedese: "A un certo punto va a riprendersi un pallone all'altezza del calcio d'angolo: quello del Milan, però. È sufficiente questo per raccontare l'apporto di Zlatan, anche quando non segna. Togliergli la palla non è contemplato".
Addirittura più alto, 7,5, il voto per Stefano Pioli, così motivato: "Azzecca praticamente tutto. Le scelte iniziali, con il turnover in chiave campionato, ed i cambi in corsa. Il suo Milan si conferma un rullo compressore. Ma occhio alle pause: nella ripresa poteva costare cara ...".
Simon Kjær ha preso, così come Ibrahimović, 7 in pagella. "È un muro di granito. Il Celtic gli sbatte contro in tutti i modi, senza riuscire a superarlo. Simon arriva sempre primo di testa, con i piedi e, se serve, ci mette anche la stazza". Medesimo voto, 7, anche per Franck Kessié. "Da incursore governato dall'istinto a palleggiatore pieno di saggezza tattica. La testa è sempre alta, ormai sa bene quando e come far girare la palla. Regista aggiunto". Infine, merita il 7 anche Jens Petter Hauge: "Primo gol rossonero alla seconda apparizione: un gran bell'auspicio. Soprattutto è il gol che consegna la tranquillità negli ultimi istanti".
La 'rosea', poi, ha premiato con un bel 6,5 in pagella molti interpreti della compagine rossonera di scena al 'Celtic Park'. Per esempio, il capitano Alessio Romagnoli ("Mantiene una buona soglia di attenzione alla seconda uscita dopo tre mesi di stop"). Ma anche Samu Castillejo ("Precisione e morbidezza nei cross. Come quello per la testa di Krunić"), lo stesso Rade Krunić ("Pioli lo apprezza tanto perché gioca più o meno ovunque. Stavolta è al posto di Hakan Çalhanoglu. Il gol che sblocca la gara premia la scelta del tecnico)", Brahim Díaz ("Il gol è una chicca: la palla passa da entrambi i piedi") ed Ismäel Bennacer.
Voto 6, sufficienza quindi, per Gigio Donnarumma ("Serata tranquilla per 70 minuti ed al 'Celtic Park' non capita così di frequente"), Diogo Dalot ("Per 45' ha pagato l'emozione del debutto: troppa fatica con Diego Laxalt. Dal suo destro, cross educati") e Theo Hernández ("Viaggia ancora a corrente alternata. L'assist per il gol di Brahim Díaz è una lettura scaltra e matura"). Senza voto la prestazione di Alexis Saelemaekers, nonostante abbia fornito l'assist per il terzo gol, quello di Hauge.
Due le insufficienze in Celtic-Milan, entrambe da 5,5 in pagella. Il primo è stato dato a Rafael Leão, reo di non aver dato continuità alla bella prova offerta nel derby. "Come sempre, questione di atteggiamento - il commento de 'La Gazzetta dello Sport' -. Quando pensi che abbia capito, riecco un passo indietro. Peccato". Il peggiore in campo nella fila rossonere, però, è stato Sandro Tonali. "La prima in Europa con la maglia del Diavolo deve avergli fatto un certo effetto, perché per buona parte della gara stenta un po'. Appoggi imprecisi, uscite rischiose. Perde Mohamed Elyounoussi sul gol del Celtic. Meglio nel finale". LE DICHIARAZIONI POST-PARTITA DI MISTER PIOLI >>>
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