Le pagelle di Milan-Cagliari, gara della 37^ giornata di Serie A svoltasi a 'San Siro' e terminata 0-0. Ecco voti e giudizi dei calciatori rossoneri secondo 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola.
MILAN-CAGLIARI
Pagelle Milan-Cagliari, i voti della Gazzetta: Leão fa il compitino
Le pagelle di Milan-Cagliari, gara della 37^ giornata di Serie A. Voti e giudizi dei calciatori rossoneri secondo 'La Gazzetta dello Sport'
Migliore in campo nella fila del Diavolo è stato Gianluigi 'Gigio' Donnarumma, voto 7,5: "Nella parata su Pavoletti ci sono senso della posizione e riflesso, in quella su Godín il guizzo del campione. Prodezze da Champions? Gli toccherà aspettare una settimana per scoprirlo".
Quindi, voto 6,5 ai due centrali di difesa. Si parte da Simon Kjær: "Dalle sue parti non si passa: essenziale nelle chiusure. Prova a farsi vedere dalle parti di Cragno sui corner, ma non trova mai gli spazi giusti". Si prosegue con Fikayo Tomori: "Anticipi puntuali e qualche imbucata per i compagni. È stata la sua ultima a 'San Siro', per ora. Vuoi mettere giocarci di fronte al pubblico?".
Nelle pagelle di Milan-Cagliari, poi, troviamo cinque giocatori che rimediano la sufficienza, voto 6. Uno è Davide Calabria: "Il Cagliari punge più per vie centrali, lui prova a spingere e cerca gloria con due tentativi dalla distanza. Esce nella ripresa dopo un giallo".
Spazio, poi, a Ismaël Bennacer ("Lavora un'infinità di palloni, ma nulla di memorabile. Pericoloso in ripartenza, lo fermano con le cattive quando arriva al dunque") e Franck Kessié ("Uomo ovunque come al solito, si vede anche in copertura dentro l'area. Non è dai suoi piedi che sarebbe dovuta passare la vittoria-qualificazione").
Sufficienza anche per Samu Castillejo ("Tre occasioni. La prima è un destro al volo complicato, la seconda se la costruisce da solo, sinistro a giro che sfiora il gol, poi botta salvata da Godín") e Diogo Dalot ("Cerca il compagno libero crossando dal fondo, ma Ibra non c'è e gli altri non lo rimpiazzano come si deve. Salva su Cerri in contropiede").
Iniziano, poi, le note dolenti delle pagelle di Milan-Cagliari. Voto 5,5 ad Alexis Saelemaekers ("Non è la sua serata, Pioli lo lascia giustamente negli spogliatoi all'intervallo. Ha il merito di impensierire Cragno con una botta da fuori"). Quindi, voto 5 per lo stesso tecnico rossonero Stefano Pioli: "Ha scelto la formazione migliore? Sulla carta sì, per 10/11 è quella di Torino. Ma la sindrome del braccino ha preso il sopravvento. Area deserta: la carta Mandžukić andava giocata prima".
Voto 5 anche per Theo Hernández ("Con quella fisicità, potrebbe scavare gallerie nella difesa di Semplici, invece si adegua a ritmi blandi per un'ora. E quando c'è da sgasare non ne ha più"), Brahim Díaz ("Parte bene, poi sparisce, risucchiato dal vortice di maglie bianche che intasano la trequarti. Una punizione dal limite guadagnata") e Soualiho Meïte.
Le pagelle di Milan-Cagliari si concludono, infine, con tre giocatori che hanno rimediato 4,5. Si parte da Hakan Çalhanoğlu ("È il più mobile dei tre alle spalle di Rebić, ma serviva altro. Alterna tentativi di ricami ed un paio di tiri: male in entrambi i casi. Colleziona corner innocui"), si prosegue con Rafael Leão ("Qualche pallone in mezzo non può bastare: avrebbe nelle gambe la freschezza e la tecnica per saltare l'uomo, invece si limita al compitino").
Chiusura con Ante Rebić, giudicato peggiore in campo dei rossoneri: "Ama muoversi da regista avanzato, ma non è di questo che aveva bisogno il Milan di ieri. Non è un centravanti, il colpo di testa goffo con cui annulla un buon cross nella ripresa è il manifesto della sua notte". Intanto, dalla Spagna: "Offerta Milan per un calciatore del Barcellona" >>>
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