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Pagelle, Rassegna Stampa - I voti di Gazzetta (Grafica)
"PAGELLE MILAN-JUVENTUS - Vittoria, 1-3, ieri sera a 'San Siro', per la Juventus di Andrea Pirlo contro il Milan. Prima sconfitta stagionale, dunque, per il Diavolo. Che resta comunque primo in Serie A. Vediamo, pertanto, voti e giudizi dei calciatori rossoneri nelle pagelle stilate da 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola.
"Rafael Leão, voto 7: "Un tempo da Ronaldo (quello vero), un altro preda di chissà quale fantasma che lo distrae e lo tiene fuori dal match. Peccato per il Milan perché in 45' semina il panico, sfiorando il gol, ispirando l'1-1 e giocando da centravanti a tutto campo che nessuno può e sa marcare. Poi, però, si vede molto meno. Prossima missione per Pioli: regalargli concentrazione. E sarà un crac mondiale".
"Stefano Pioli, voto 6: "Una sconfitta, d'accordo, ma dopo una striscia così entusiasmante può succedere senza che sia un dramma. La Juventus è più squadra, ha più soluzioni, migliori individualità. Calabria mediano è soluzione coraggiosa e d'emergenza, forse meno comprensibile l'insistenza su Castillejo che spesso lascia i compagni in dieci. Qualcuno dietro 'tradisce', qualcuno davanti (Leão) va riprogrammato sui 90'".
"Voto 6,5, quindi, per quattro calciatori del Diavolo. Si parte con Gigio Donnarumma: "Quasi chirurgica la Juve nella mira alla porta. Chiesa (due volte) e McKennie sono imparabili. Il palo aiuta, però, sull'americano risponde ... da Donnarumma ed evita il quarto gol".
"Si prosegue con Davide Calabria: "Nuovo Kimmich? Presto per dirlo. Fa quel che può e anche bene, compreso il gol. Il carattere è quello, sfrontato e coraggioso. Tra i migliori, anche se nella ripresa cala un po'". Quindi, ecco Franck Kessié: "Senza Bennacer e Tonali, con Calabria al suo fianco, deve sdoppiarsi e lo fa fino al 90', pagando naturalmente per l'enorme stress, non solo fisico. Indispensabile".
"Si conclude, dunque, con Hakan Çalhanoğlu: "Quando s'accende Calha s'accende il Milan. E quando si spegne ... Il meglio del Milan coincide con il suo momento migliore, da regista a tutto campo che la Juventus non ha. Non continuo però".
"Voto 6 per Simon Kjær: "Umano anche lui. Ci sono stati Kjær migliori in stagione. Certo, una Juventus senza centravanti, o con tutti centravanti, non lo aiuta. Però balla un po' con tutto il reparto". Quindi, sufficienza anche per Brahim Díaz: "Niente di speciale, da un po' è così. Però al posto di Hauge dà un minimo di vivacità e soprattutto entra in area creando qualche problema. Potrebbe meritare un rigore, ma Irrati e il V.A.R. ...".
"Jens Petter Hauge, voto 5,5: "Dall'inizio non è mai come a partita iniziata. Lui che è un tipo sfrontato sembra timido e fuori dal gioco. Un buon momento ad inizio ripresa, ma è un illusione. Fino al cambio con Díaz".
"Voto 5, impietoso, per Diogo Dalot ("Troppo timido: si fa spesso infilare da Frabotta"), Theo Hernández ("Si fa travolgere da Chiesa non solo nei gol. Subito falloso, poi sulle punte, senza una vera reazione") e Samu Castillejo ("Sinceramente non era il caso di insistere con lo spagnolo fino al 90'. Mai pericoloso davanti, poca copertura").
"Alessio Romagnoli, voto 5: "Se la gioca con Theo Hernández per il cucchiaio di legno. Vero che il francese si fa 'scherzare' da Chiesa, ma è anche vero che Romagnoli sembra un po' molle sul tacco di Dybala e ancora peggio sull'entrata di Kulusevski. Se al suo fianco non c'è un Kjær al massimo, come contro la Juventus, i problemi riaffiorano. Come se Romagnoli fosse meno leader di un tempo. Più che il fisico deve recuperare la testa". Calciomercato Milan: grande affare in vista per Maldini? Vai alla news >>>
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