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Pagelle Milan-Sassuolo, i voti di Gazzetta: Kalulu e Gabbia affondano

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Le pagelle di Milan-Sassuolo, partita della 20^ giornata della Serie A 2022-2023. Voti e giudizi rossoneri secondo 'La Gazzetta dello Sport'

Daniele Triolo

Le pagelle di Milan-Sassuolo 2-5, partita della 20^ giornata della Serie A 2022-2023. Voti e giudizi dei calciatori rossoneri secondo 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Vediamoli insieme!

Milan-Sassuolo 2-5, le pagelle rossonere de 'La Gazzetta dello Sport'

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Tătărușanu: "Incassa sul suo palo lo 0-2 di Frattesi ed è l’errore vistoso, inaccettabile. Su altri gol ha minori responsabilità. La sua colpa, se così si può dire, è la mediocrità di fondo, non regala mai la parata che non ti aspetti". Voto 4,5.

Calabria: "Il cross per il gol di Giroud e la caparbietà in alcuni contrasti non possono bastare per assolverlo dalle molte colpe. Soffre da impazzire la velocità di Laurienté. L’azione del rigore è il manifesto della sua impotenza, Laurienté gli ruba tempo e spazio e si guadagna il rigore". Voto 4.

Kalulu: "Senza Tomori perde un riferimento importante. Non capisce il movimentismo di Defrel, ne subisce l’andirivieni, e non sostiene Gabbia. Centrali allo sbaraglio". Voto 4,5.

Gabbia: "Lo 0-1 del Sassuolo come azione simbolo, Gabbia e Kalulu insieme a tentare il rattoppo su Berardi e palla a Defrel libero dall’altra parte. Gabbia è compassato, gli attaccanti del Sassuolo vanno come treni". Voto 4,5.

Theo Hernández: "La fascia sinistra è stata il ventre molle del Milan. Berardi ha fatto ciò che ha voluto, Theo Hernández non ha spinto come sa né ha difeso come avrebbe dovuto. A suo modo il simbolo del disfacimento milanista. Fino all’autunno era un punto di forza, oggi è un sintomo del disagio". Voto 4.

Tonali: "Gli riconosciamo la combattività di fondo, il suo milanismo si vede nella rabbia che ci mette, ma la foga gli toglie lucidità. Neppure lui smorza la rapidità di pensiero e di esecuzione del Sassuolo". Voto 5.

Krunić: "Al posto di Bennacer, ma non c’è paragone, Krunić non he ha il passo né la sapienza in distribuzione. Traorè fa di lui ciò che vuole, Krunić è sempre fuori posto e fuori sincrono". Voto 4,5. Dal 70' Pobega: "Non giudicabile". Voto 5,5.

Saelemaekers: "Uno dei pochi a non arrendersi dentro, a spendersi con rabbia ed orgoglio. Con la quasi sufficienza premiamo il carattere, non la precisione al tiro o al cross, che non c’è stata". Voto 5,5. Dal 70' Messias: "Senza la cattiveria necessaria, con il solito passo “bailado”, creatività al minimo. Si è rassegnato all’idea di aver mancato il salto a giocatore da grande squadra, si limita all’ordinario". Voto 5.

De Ketelaere: "Al minuto tre salta due avversari con eleganza, pare un segno di risveglio, ma è un’illusione ottica. Ricasca nel letargo, nella vacuità di idee e di fatti. Ormai è un corpo estraneo, al di là dei valori tecnici, che ci sono e che in un modo o nell’altro bisognerà tirargli fuori. No, non può finire così". Voto 4,5. Dal 46' R. Leão: "Fuori dall’undici titolare. Un paio di spunti dei suoi, in particolare l’accelerazione e il cross per il gol buttato via da Rebić, ma ormai ci sembra che abbia la testa altrove, lontano dal Milan. Tanto varrà fare cassa". Voto 5,5.

Rebić: "Contribuisce allo sbandamento difensivo della fascia sinistra, non rincorre Rogério, figuriamoci se si degna di “rinculare” fino a Berardi, per sorreggere il disorientato Theo Hernández. Davanti si fuma l’impossibile". Voto 4. Dal 70' Origi: "Un gol inutile, ma bellissimo, simile a quello di Okereke della Cremonese sabato contro l’Inter. Un raggio di sole nella notte del Milan. Alla fine di gennaio Origi ha battuto un bel colpo, ma no, non scusiamo il ritardo. Applaudiamo il gesto tecnico isolato e niente altro". Voto 6,5.

Giroud: "Gli annullano un gol per fuorigioco millimetrico, un altro lo segna. È colpevole sulla rete di Berardi, perché non lo marca come dovrebbe. Sembra però in riemersione dall’abisso in cui era scivolato". Voto 5,5.

Mister Pioli: "L’impressione netta è che la squadra non risponda più alle sue direttive, ma forse è lui che non riesce più a farsi capire. Disattenzione sulle palle inattive, incapacità di leggere il gioco avversario, mediocrità offensiva. Sembra una crisi di rigetto, come se il gruppo non gli riconoscesse più l’autorevolezza, da non confondersi con l’autorità". Voto 3. Pioli a rischio? Individuato già il successore: le ultime news >>>

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