Piatek, tanta voglia di rilanciarsi: ma a Bologna rischia di non farlo

BOLOGNA-MILAN - Il centravanti polacco del Milan Krzysztof Piatek sta attraversando un periodo davvero poco positivo, caratterizzato da prestazioni poco positive in campo e alcune dichiarazioni fuori luogo e piaciute ancora meno ai tifosi rossoneri circa il suo futuro. La sparata "quando cambierò squadra la prossima volta vorrò valere 60-70 milioni" di qualche settimana fa durante il ritiro con la nazionale polacca, non è andata giù al popolo milanista e probabilmente nemmeno alla dirigenza di via Aldo Rossi.

Contro il Bologna, dopo l'ennesima gara steccata contro il Parma la scorsa settimana, potrebbe accomodarsi in panchina, esattamente come accaduto in occasione delle prime due partite con Pioli in panchina (Lecce e Roma). I numeri dell'ex Genoa sono impietosi. Dopo 14 giornate è solamente a quota 3 reti siglate, di cui 2 su calcio di rigore. Non segna dal 21 ottobre contro il Lecce e la passata stagione a questo punto ne aveva già segnate 10 nonostante fosse rimasto a secco per 5 turni consecutivi.

Ma il momento difficile non si limita a sola questa annata. Dei segnali li aveva già iniziati a dare alla fine dello scorso campionato, quando Piatek segnò una sola rete contro il Frosinone nelle ultime 7 gare di Serie A. Dunque, se sommiamo i due tornei, il Pistolero ha segnato solo 4 gol nelle ultime 21 partite con la maglia rossonera. Troppo poco per essere il centravanti titolare del Milan.

In attesa che ne sarà di Ibrahimovic, Pioli potrebbe cambiare nuovamente e dare un'importante chance a Rafael Leao. La stellina lusitana, criticata apertamente dal tecnico nelle scorse settimane, può avere un'occasione fondamentale da non sprecare con tanta leggerezza. Intanto, Allegri ha parlato di Marco Giampaolo: ecco cosa ha detto>>>

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