RONALDINHO: carriera, video, aneddoti e curiosità

Ronaldinho AC Milan

MILAN, CAMPIONI ROSSONERI: LA HALL OF FAME

RONALDINHO

Ronaldinho è stato uno dei più grandi attaccanti di tutti i tempi, forse quello con più tecnica e qualità. I suoi dribbling da giocoliere hanno ammaliato tutti e fatto impazzire i tifosi di PSG, Barcellona, Milan e Flamengo, giusto per citare qualche sua squadra. Ha vinto - tra le altre cose - un Mondiale (2002), un Pallone d'Oro (2005) e una Champions League (2005-06). In rossonero non ha dato il meglio di sè, ma averlo potuto ammirare con quella maglia, è stato un privilegio unico.

Qui la sua storia, il palmares, le statistiche, citazioni, aneddoti e curiosità. Le traverse consecutive, l'ingresso nella Hall of Fame, il ritratto che ne fa Gattuso: vi consigliamo di non perdervi una riga di questo profilo!

LA SCHEDA

Nome: Ronaldo de Assis Moreira

Universalmente conosciuto come: Ronaldinho

Luogo e data di nascita: Porto Alegre, 21 marzo 1980

Altezza: 181 cm

Peso: 80 kg

CARATTERISTICHE TECNICHE

Come calciatore era in possesso di una tecnica straordinaria, dotato di eccellenti capacità nel dribbling, nella costruzione di occasioni da rete (è stato un grande uomo assist) e nella finalizzazione, ed è stato anche un ottimo tiratore di calci piazzati: sono 66 i gol che ha realizzato complessivamente su punizione. Poteva giocare sia da trequartista sia da attaccante, soprattutto esterno sinistro.

VIDEO - I MIGLIORI 5 GOL DI RONALDINHO CON IL MILAN

BIOGRAFIA

Terzo e ultimo figlio di Dona Miguelina Eloi Assis dos Santos, negoziante con diploma di infermiera, e di Joao de Assis Moreira, operaio in un cantiere navale ed ex calciatore dell'Esporte Clube Cruzeiro di Porto Alegre, morto di infarto quando Ronaldinho aveva otto anni. Trascorre la sua infanzia nel barrio Vila Nova di Porto Alegre. Suo fratello maggiore Roberto de Assis, nato nel 1971, è stato anche lui calciatore (ma dovette interrompere la carriera per infortunio) e in seguito suo procuratore. Il 25 febbraio 2005 diventa padre di Joao, avuto da una relazione con una modella brasiliana, il bambino è stato riconosciuto dal calciatore ma è allevato dalla madre in Brasile.

CARRIERA

Gremio

Dopo aver praticato futsal e beach soccer si dedica al calcio vero e proprio. Nel 1993 si mette in luce nella squadra della sua scuola: durante una partita realizza tutti e 23 i gol con cui la sua compagine vinse l'incontro. Nel 1995 è convocato per la prima volta nelle selezioni giovanili del Gremio. Nel febbraio del 1997 firma il suo primo contratto da professionista e viene aggregato alla squadra B. Il 16 febbraio 1998 firma il prolungamento di altri tre anni e passa in prima squadra. Debutta in Copa Libertadores nel 1998 e nel 1999 vince i suoi primi trofeo, il Campionato Gaucho, segnando 15 gol in 18 partite, e la Copa Sul-Minas. In quattro anni disputa 44 partite di campionato segnando 21 gol.

Paris Saint-Germain

Il 17 gennaio 2001 i francesi del Paris Saint-Germain annunciano il suo acquisto suscitando le polemiche del Gremio, che non aveva dato l'approvazione per il trasferimento e la FIFA impone ai francesi un risarcimento di 6,4 milioni di euro per il club brasiliano. Per questo, Ronaldinho, che aveva già firmato per il PSG nel maggio del 2001, non poté essere tesserato dalla società francese prima del mese di agosto, quando la stessa FIFA diede il benestare al tesseramento provvisorio del giocatore. Debutta coi parigini l'11 agosto 2001 contro l'Auxerre (1-1) nella seconda giornata del campionato 2001-2002. Le sue due stagioni nella capitale francese non sono caratterizzate da grandi vittorie, ma nonostante questo risulta il miglior giocatore della squadra. Nel 2003 fa capire chiaramente la propria volontà di lasciare il Paris Saint-Germain che non si era qualificato per nessuna coppa europea.

Barcellona

Il 19 luglio 2003 viene acquistato dal Barcellona per 30 milioni di euro come ripiego per il mancato ingaggio di David Beckham, soffiato ai blaugrana dal Real Madrid. Nella sua prima stagione in Spagna realizza 19 reti, contribuendo al secondo posto nella Liga. Nel 2004 viene eletto FIFA World Player of the Year, riconoscimento assegnato dalla FIFA al miglior calciatore del mondo, poi alla fine del campionato 2004-2005 vince il suo primo campionato spagnolo con il Barcellona. Nel novembre 2005 vince ancora il World Player of the Year ma anche il Pallone d'Oro e al termine della stagione si aggiudica un'altra Liga spagnola e la Champions League nella finale di Parigi contro l'Arsenal.

La stagione 2006-2007 invece è avara di soddisfazioni: il 14 dicembre 2006 conduce il Barça alla vittoria per 4-0 contro i messicani dell'America nella semifinale del Mondiale per club 2006 a Yokohama segnando un gol e propiziandone altri due, ma poi il Barcellona viene sconfitto in finale dall'Internacional. Il 2007-2008 invece è segnato da diversi infortuni, l'ultimo dei quali, subito in allenamento il 3 aprile 2008 all'adduttore della gamba sinistra, lo costringe a uno stop di 6 settimane e a chiudere quindi anticipatamente la stagione.

Milan

Il 15 luglio 2008 viene ingaggiato dal Milan per 21 milioni di euro più altri 4 di bonus qualora i rossoneri avessero raggiunto la qualificazione alla Champions League negli anni successivi. Due giorni dopo, durante la presentazione, firma il contratto che lo lega alla società rossonera fino al 30 giugno 2011 per uno stipendio di 6,5 milioni di euro netti l'anno davanti ai giornalisti e in diretta televisiva. La stessa sera è stato presentato a San Siro, dove lo hanno accolto 40.000 tifosi.

Ha debuttato in rossonero il 31 agosto 2008 in Milan-Bologna 1-2, prima giornata del campionato 2008-2009, in cui fornisce l'assist ad Ambrosini per il momentaneo pareggio, poi segna il primo gol il 28 settembre nel derby contro l'Inter vinto dal Milan per 1-0 grazie proprio a un suo colpo di testa su assist del connazionale Kakà. Ecco il video:

Il 19 ottobre realizza la prima doppietta in maglia rossonera contro la Sampdoria, segnando su calcio di rigore il primo gol e su assist di Kakà il secondo. Segna la prima rete in Coppa UEFA con la maglia del Milan il 6 novembre al 93' minuto di Milan-Braga 1-0. E' decisivo nella prima parte di stagione ma da gennaio in poi ha sempre meno spazio da titolare. Il 17 gennaio 2010 realizza la sua prima tripletta in maglia rossonera nella partita casalinga vinta 4-0 col Siena.

A fine stagione con 16 assist è primo nella classifica degli assist-man della Serie A. Dopo una prima parte della stagione 2010-2011 dove è stato poco impiegato dal nuovo allenatore rossonero Massimiliano Allegri, nei primi giorni del 2011, a 6 mesi dalla scadenza del contratto con la società rossonera, lascia il ritiro di Dubai per tornare in Brasile e cercare una nuova squadra.In totale con il Milan ha disputato 95 partite ufficiali segnando 26 gol e totalizzato 25 assist.

Flamengo

L'11 gennaio 2011 il Flamengo ufficializza l'acquisto di Ronaldinho dal Milan per circa 3 milioni di euro con un contratto quadriennale con la società carioca fino al 2014 e ne viene nominato capitano al posto di Léo Moura. Debutta con la maglia rubro-negra il 2 febbraio 2011 contro il Nova Iguaçu, partita del Campionato Carioca 2011, competizione che vince a fine anno. Nella partita successiva del 6 febbraio 2011, vinta per 3-2 in casa del Boavista, segna la sua prima rete, su rigore, con la sua nuova squadra. Dopo aver disputato il Campionato Carioca 2012 e le prime due partite del Campionato Brasileiro 2012, il 31 maggio dello stesso anno Ronaldinho rescinde il contratto che lo lega al Flamengo facendo causa al club presso il Tribunale Regionale del Lavoro e chiedendo anche un risarcimento pari a circa 16 milioni di euro per gli arretrati che gli dovrebbe la società brasiliana.

Atletico Mineiro

Il 4 giugno 2012 firma un contratto di sette mesi con l'Atletico Mineiro, debuttando cinque giorni dopo nella partita vinta per 1-0 allo Stadio Palestra Italia contro il Palmeiras. Il 23 giugno seguente segna la prima rete con la maglia del Galo nella partita casalinga vinta per 5-1 contro il Náutico. Poco prima della fine del campionato rinnova il contratto con la squadra mineira, in scadenza alla fine del 2012, per un ulteriore anno. Al termine della stagione riceve dalla rivista Placar la Bola de Prata per il secondo anno consecutivo e anche la Bola de Ouro come miglior giocatore del campionato brasiliano.

Nel 2013 inizia vincendo il Campionato Mineiro grazie al successo nella doppia finale contro il Cruzeiro (vittoria per 3-1 all'andata e sconfitta per 2-1 nel ritorno con Ronaldinho autore, su rigore, del gol dell'Atletico Mineiro). Il 24 luglio 2013 vince la Copa Libertadores, la prima della storia dell'Atletivo Mineiro, grazie al successo ottenuto ai rigori contro l'Olimpia dopo che la gara di andata era finita 2-0 per la squadra di Asunción e quella di ritorno, dopo i tempi regolamentari e supplementari, 2-0 per quella di Belo Horizonte, nel corso della competizione totalizza 4 gol e 8 assist, questi ultimi gli sono valsi il primo posto nella classifica degli assist-man. Grazie a questa vittoria, è diventato il primo calciatore in assoluto a vincere nel corso della sua carriera il Mondiale, la Copa America, il Pallone d'oro, la Champions League e la Copa Libertadores.

Alla fine di settembre del 2013 si procura una lesione di terzo grado all'adduttore della coscia sinistra riuscendo a tornare per l'ultima partita di campionato contro il Vitoria, nella quale segna una doppietta, e viene quindi convocato per la Coppa del mondo per club 2013 in Marocco. Nella prima partita della manifestazione contro il Raja Casablanca segna su punizione il gol del momentaneo 1-1 che però non basta a qualificarsi per la finale contro il Bayern Monaco poiché i padroni di casa segnano poi altri due gol. Segna anche nella partita successiva, vinta per 3-2 contro il Guangzhou Evergrande, che decreta il terzo posto finale dell'Atlético Mineiro, e diventa il primo giocatore ad aver segnato in questa competizione con due squadre diverse (Barcellona e Atlético Mineiro) appartenenti a due continenti diversi.

Il 9 gennaio 2014 rinnova per un anno il suo contratto con l'Atlético Mineiro, scaduto il precedente 31 dicembre. Il 24 luglio 2014 vince la Recopa Sudamericana grazie al doppio successo ottenuto ai danni del Lanus, 1-0 all'andata e 4-3, dopo i tempi supplementari, nella partita di ritorno, che risulterà essere la sua ultima con la maglia dell'Atletico Mineiro in quanto il 30 luglio la società annuncia di aver rescisso consensualmente il contratto con il calciatore.

Queretaro

Il 5 settembre 2014 viene ingaggiato dal Queretaro, squadra militante nella Primera División messicana, con cui firma un accordo biennale.[108] All'esordio contro il Tigres UANL, incontro di Coppa del Messico, sbaglia un calcio di rigore e il club perde 0-1. Il 22 settembre seguente, realizza la sua prima marcatura in campionato, siglando su rigore il parziale 1-0 contro il Chivas, partita vinta 4-1. Le sue mediocri prestazioni non convincono gli addetti ai lavori e i tifosi, che gli imputano il poco impegno professionale (spesso salta gli allenamenti con scuse di vario tipo o si allena senza impegno), e lo prendono di mira pesantemente, tanto da fargli cercare un trasferimento all'estero il prima possibile. Il 20 giugno 2015, attraverso un comunicato pubblicato sul sito del club, viene annunciata la rescissione consensuale del contratto che lo legava alla squadra messicana per un altro anno.

Fluminense

L'11 luglio 2015 firma un contratto di un anno e mezzo con il Fluminense. Il 1° agosto debutta da titolare contro il Gremio, la sua prima squadra, giocando tutti i 90' della sfida vinta 1-0. Negli incontri successivi dimostra di essere completamente fuori forma e dopo 7 presenze in campionato, senza segnare alcun gol né procurare assist, il 29 settembre successivo Ronaldinho annuncia la rescissione del contratto. Rimane svincolato e gioca esclusivamente partite di esibizione. Il 16 gennaio 2018 annuncia la fine della sua carriera da calciatore.

Nazionale

E' uno dei pochi ad aver giocato per tutte le diverse selezioni del Brasile, essendo sceso in campo con l'Under 15, l'Under 17, l'Under 20, l'Under 23 olimpica e la Nazionale maggiore. Disputa la prima gara il 7 marzo 1995 nella partita con la Nazionale Under 15 contro la Scozia, persa per 1-0. Fa poi parte della prima selezione Under 17 brasiliana a vincere il Mondiale di categoria nel 1997 in Egitto, in quella manifestazione realizza il suo primo gol, su rigore contro l'Austria (7-0) nel girone eliminatorio, nella finale batte per 2-1 i campioni uscenti del Ghana.

Con l'Under 20 nel 1999 partecipa al Campionato sudamericano di categoria concluso al terzo posto, e al Mondiale di categoria in Nigeria, dove va fuori nei quarti di finale con l'Uruguay. Nel 2000 disputa il torneo preolimpico CONMEBOL, di cui è capocannoniere con 9 gol in 7 partite, e ai Giochi di Sydney viene eliminato nei quarti di finale dal Camerun. Il 7 luglio 2008 viene convocato come fuoriquota dal ct Dunga per le Olimpiadi di Pechino come fuoriquota e capitano e vince la medaglia di bronzo dopo aver perso la semifinale contro l'Argentina per 3-0 e battuto il Belgio nella finale per il terzo posto, con lo stesso punteggio.

Debutta in Nazionale maggiore il 26 giugno 1999 contro la Lettonia, partita vinta 3-0. Nello stesso anno vince la Copa America ed è finalista alla Confederations Cup vincendone la classifica del cannonieri e venendo eletto miglior giocatore del torneo. Successivamente contribusce alla qualificazione di misura della sua Nazionale per la fase finale del Mondiale 2002 al termine della quale si laurea campione del mondo dopo la vittoria sulla Germania in finale grazie alla doppietta di Ronaldo. Come le altre stelle della Nazionale non viene convocato per la Copa America 2004 ma partecipa alla Confederations Cup vinta nel 2005.

Nell'estate 2006 va ai Mondiali di Germania ma viene eliminato nei quarti di finale dalla Francia per 1-0. Nel maggio 2007 chiede al ct Dunga di non convocarlo per la Copa America di quell'anno affermando di aver bisogno di un periodo di riposo. Nel settembre 2011 viene scelto sia per la gara di andata sia per quella di ritorno del Superclasico de las Americas 2011 e disputa entrambe le partite come titolare e capitano del Brasile che vince il trofeo pareggiando la gara di andata in Argentina per 0-0 e vincendo quella di ritorno in casa per 2-0.

RITIRO RONALDINHO

Ronaldinho annuncia il suo ritiro dall'attività agonostica il 16 gennaio 2018.

RONALDINHO IN CARCERE

Sembrava uno scherzo, invece, era tutto vero: nel 2020 Ronaldinho è finito in prigione insieme a suo fratello (Roberto Assis de Moreira). L'arresto è avvenuto in Paraguay a causa di falsi documenti di identità. I due sono stati poi accusati di far parte di una banda dedita al riciclaggio di denaro. Ronaldinho è stato così costretto a rimanere in carcere in attesa di giudizio fino al 6 aprile, quando il giudice Gustavo Amarilla ha poi disposto gli arresti domiciliari, trascorsi nel lussuoso hotel Paramonga. Lui e suo fratello sono infine tornati in libertà con l’obbligo di pagare una cifra totale di 200 mila dollari.

RONALDINHO PATRIMONIO

Quanti soldi ha guadagnato e accumulato Ronaldinho durante tutta la sua carriera? Difficile dirlo, perchè gli stipendi elargiti dai club per cui ha giocato si vanno a sommare a una serie innumerevole di altre attività collaterali: sponsor, tv, merchandising e altri business intrapresi dall'ex Pallone d'Oro.

Insomma, stiamo parlando di parecchi soldi, milioni e milioni di euro. Ecco perchè la notizia di un Ronaldinho al verde, quasi sul lastrico, con soli 6 dollari sul conto corrente, ha sorpreso un po' tutti. In Brasile, infatti, dopo una multa non pagata dall'ex nazionale verdeoro, il tribunale ha deciso - dopo anni di attesa - di disporre il prelievo coattivo della cifra (arrivata - causa sanzioni e more - a oltre due milioni di dollari) dal conto del giocatore, scoprendo però un saldo sorprendente: solo 6 dollari appunto. Una cifra che ha sollevato diversi dubbi sul patrimonio del calciatore, che ha probabilmente - sostengono in molti - spostato i suoi averi in qualche altra Nazione, così da sottrarli al fisco brasiliano.

CURIOSITA'

VIDEO - RONALDINHO NELLA HALL OF FAME DEL MARACANA'

Fu soprannominato Ronaldinho perché solitamente era il più piccolo nelle partite che giocava quando iniziò nel Gremio, ma anche perché nel 1999, quando esordì nella Nazionale maggiore brasiliana, era già presente un altro Ronaldo: ai Mondiali Under-17 svoltisi in Egitto nel 1997, infatti, portava ancora il nome Ronaldo sulla maglia.

Dal 2006 è socio onorario del Burela Pescados Rubén, squadra galiziana di futsal. Il 27 agosto 2007 ha acquisito anche la cittadinanza spagnola.

Nel corso della stagione 2009-2010 si aggiudica il Golden Foot 2009 con 43.755 voti, precedendo Raúl (31.762 voti) e Henry (25.537), e lascia così le impronte dei suoi piedi sulla Champions Promenade del Principato di Monaco. È inoltre premiato dalla rivista World Soccer come miglior giocatore del decennio 2000-2009, precedendo Lionel Messi e Cristiano Ronaldo.

Nell'aprile del 2011 è stato insignito della laurea honoris causa in Lettere dall'Accademia brasiliana. Nel 2018 ha recitato nei film "Kickboxer: Retaliation" e "Live It Up"

VIDEO VIRALE - RONALDINHO E LE TRAVERSE AL VOLO, A RIPETIZIONE

IPSE DIXIT

"Ricordo gli esordi di Messi, era un ragazzino. Fui io a dargli l'assist per il suo primo gol, in un match contro l'Albacete. Fece un gol straordinario e io pensai: questo è un fuoriclasse, è nato un 'crack'. Non ha mai avuto bisogno di consigli, nemmeno da ragazzino, sapeva sempre che cosa fare. Lui è il migliore del suo tempo, come Maradona lo era del suo".

"Alessandro Del Piero è il mio idolo. Lui calcia le punizioni meglio di me e non lo dico così per dire. Io sono bravo dal limite, soprattutto. Ale anche da più lontano. Colpisce la palla in modo tale che ne escono traiettorie forti, strane. Penso a quella che rifilò allo Zenit. Calcia con un effetto 'muy raro', fossi un portiere non saprei dove piazzarmi".

"Il cuore di Gattuso e il suo coraggio hanno contribuito a forgiare la leggenda del Milan. Di tipi così, in giro ne ho visti pochi".

"In Spagna si pensa più a passare la palla e da voi a difenderla".

"Non pensavo che si potesse essere più caldi dei catalani. Invece i milanisti lo sono".

"I giornalisti sono tutti uguali, fanno pressing, non hanno mezze misure. Dipende da noi".

"I soldi, nelle mie scelte, vengono dopo".

"Di solito in Brasile erano i più scarsi a giocare in porta. Poi qualcosa è cambiato. Con Taffarel il mondo ha cominciato ad assaggiare la nostra scuola. Ha fatto da apripista. Dida, Julio Cesar e Doni sono figli della bontà del suo lavoro di pioniere".

"Saudade o non saudade, se non sei felice sono cavoli amari".

DICONO DI LUI

"Lo picchierei. Di una classe infinita. Immenso, come Ronaldo. Gli unici due per cui andavo a Milanello e mi divertivo. Era troppo gaudente purtroppo. Fosse stato meno appassionato di musica, donne e birra, poteva giocare fino a 60 anni. La classe pura di Ronaldinho è unica. Se i brasiliani fossero applicati come gli europei avrebbero vinto tutti i Mondiali, invece solo cinque. Ma anche Rivaldo... Giocatori immensi, tutti un po' vitaioli..." (Adriano Galliani)

"Certo non è più quello che abbiamo ammirato a Barcellona tra il 2004 e il 2005. D'altra parte ha quasi trentuno anni. Però tecnicamente rimane impressionante. (Cristiano Ronaldo nel 2011)

Dinho era un genio e non solo in campo. Il giorno in cui non si sentiva felice non giocava bene. Spesso però arrivava nello spogliatoio sorridente e felice mi diceva: 'Samuel, come ti senti?'. Se gli rispondevo anch'io 'bene', lui replicava: 'Perfetto, andiamo a vincere'". (Samuel Eto'o)

“Era un ragazzo che si faceva voler bene da tutti. Era un campione, fortissimo, tra i migliori 10 del gioco del calcio. Aveva la dote di farsi voler bene, aveva sempre il sorriso. Ogni tanto mi chiedevo: ‘Che c***o ha da ridere?’. Quando ci ho giocato contro ho beccato quattro/cinque elastici. Una volta in tournée chiesi il cambio perché non mi fece mai vedere la palla”. (Rino Gattuso)

STATISTICHE RONALDINHO

Tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili (escluse le partite non ufficiali), Ronaldinho ha giocato 853 partite segnando 328 reti, alla media di 0,38 gol a partita.

1998 Gremio

Campionato Brasileiro: 6 presenze 1 gol

Coppa del Brasile: 2 presenze 0 gol

Coppa Libertadores: 10 presenze 1 gol

Coppa Mercosur: 5 presenze 2 gol

1999 Gremio

Campionato Gaucho: 18 presenze 15 gol

Campionato Brasileiro: 17 presenze 6 gol

Coppa del Brasile: 3 presenze 0 gol

Coppa Mercosur: 4 presenze 2 gol

Nazionale: 13 presenze 7 gol

2000 Gremio

Campionato Gaucho: 16 presenze 11 gol

Copa Joao Havelange: 21 presenze 14 gol

Coppa del Brasile: 3 presenze 3 gol

Nazionale: 5 presenze 1 gol

2001-2002 Paris Saint-Germain

Division 1: 28 presenze 9 gol

Coppa di Francia: 2 presenze 0 gol

Coppa di Lega francese: 4 presenze 2 gol

Coppa UEFA: 6 presenze 2 gol

Nazionale: 12 presenze 4 gol

2002-2003 Paris Saint-Germain

Ligue 1: 27 presenze 8 gol

Coppa di Francia: 5 presenze 3 gol

Coppa di Lega Francese: 1 presenza 0 gol

Coppa UEFA: 4 presenze 1 gol

Nazionale: 9 presenze 2 gol

2003-2004 Barcellona

Primera Division: 32 presenze 15 gol

Coppa del Re: 6 presenze 3 gol

Coppa UEFA: 7 presenze 4 gol

Nazionale: 5 presenze 2 gol

2004-2005 Barcellona

Primera Division: 35 presenze 9 gol

Champions League: 7 presenze 4 gol

Nazionale: 16 presenze 11 gol

2005-2006 Barcellona

Primera Division: 29 presenze 17 gol

Coppa del Re: 2 presenze 1 gol

Champions League: 12 presenze 7 gol

Supercoppa spagnola: 2 presenze 1 gol

Nazionale: 8 presenze 0 gol

2006-2007 Barcellona

Primera Division: 32 presenze 21 gol

Coppa del Re: 4 presenze 0 gol

Champions League: 8 presenze 2 gol

Supercoppa spagnola: 2 presenze 0 gol

Supercoppa europea: 1 presenza 0 gol

Mondiale per club: 2 presenze 1 gol

Nazionale: 7 presenze 2 gol

2007-2008 Barcellona

Primera Division: 17 presenze 8 gol

Coppa del Re: 1 presenza 0 gol

Champions League: 8 presenze 1 gol

Nazionale: 7 presenze 3 gol

2008-2009 Milan

Serie A: 29 presenze 8 gol

Coppa Italia: 1 presenza 0 gol

Coppa UEFA: 6 presenze 2 gol

Nazionale: 5 presenze 0 gol

2009-2010 Milan

Serie A: 36 presenze 12 gol

Champions League: 7 presenze 3 gol

2010-2011 Milan

Serie A: 11 presenze 0 gol

Champions League: 5 presenze 1 gol

Nazionale: 1 presenza 0 gol

2011 Flamengo

Campionato Carioca: 13 presenze 4 gol

Campionato Brasileiro: 31 presenze 14 gol

Coppa del Brasile: 5 presenze 1 gol

Copa Sudamericana: 3 presenze 2 gol

Nazionale: 5 presenze 1 gol

2012 Flamengo

Campionato Carioca: 10 presenze 4 gol

Campionato Brasileiro: 2 presenze 1 gol

Copa Libertadores: 8 presenze 2 gol

Nazionale: 1 presenza 0 gol

2012 Atletico Mineiro

Campionato Brasileiro: 32 presenze 9 gol

2013 Atletico Mineiro

Campionato Mineiro: 6 presenze 4 gol

Campionato Brasileiro: 14 presenze 7 gol

Copa do Brasil: 2 presenze 0 gol

Copa Libertadores: 14 presenze 4 gol

Mondiale per club: 2 presenze 2 gol

Nazionale: 3 presenze 0 gol

2014 Atletico Mineiro

Campionato Mineiro: 4 presenze 0 gol

Campionato Brasileiro: 2 presenze 0 gol

Copa Libertadores: 7 presenze 1 gol

Recopa Sudamericana: 2 presenze 0 gol

2014-2015 Queretaro

Primera Division de Mexico: 25 presenze 8 gol (compresi playoff)

Coppa del Messico: 4 presenze 0 gol

2015 Fluminense

Campionato Brasileiro: 7 presenze 0 gol

Coppa del Brasile: 2 presenze 0 gol

PALMARES

1997 Brasile

Campionato del mondo Under 17

1999 Gremio

Campionato Gaucho

Copa Sul-Minas

1999 Brasile

Copa America

2002 Brasile

Campionato del mondo

2004-2005 Barcellona

Campionato spagnolo di Primera Division

2005 Brasile

Confederations Cup

2005-2006 Barcellona

Campionato spagnolo di Primera Division

Champions League

Supercoppa spagnola

2006-2007 Barcellona

Supercoppa spagnola

2011 Flamengo

Campionato Carioca

2013 Atletico Mineiro

Campionato Mineiro

Copa Libertadores

2014 Atletico Mineiro

Recopa Sudamericana

PREMI INDIVIDUALI RONALDINHO

Quanti Pallone d'Oro ha vinto Ronaldinho?

Solo uno. Sembra impossibile, ma è così. L'ex Barcellona e Milan lo ha vinto nel 2005 e due Fifa World Player of the Year (nel 2004 e 2005). Il dettaglio dei premi vinti da Ronaldinho:

1999 Capocannoniere del Campionato Gaucho (15 gol)

1999 Capocannoniere della Confederations Cup (6 gol)

2004 FIFA World Player of the Year

2005 Pallone d'Oro

2005 FIFA World Player of the Year

(di Massimiliano Valle e Matteo Ronchetti)