A differenza dei precedenti figli d'arte presentati in questa rubrica, che erano decisamente più giovani, Ruben van Bommel ha già trovato la sua dimensione nel mondo dei grandi, per cui sul suo conto ci sono molte più informazioni. Innanzitutto il classe 2004, che ha differenza del padre fa l'attaccante di mestiere - precisamente nel ruolo di ala sinistra - ha giocato nel Settore Giovanile del PSV Eindhoven, prima di passare in quello del MVV Maastricht, club con cui ha trovato l'esordio da professionista.
Dopo una stagione da incorniciare, con 15 reti in 33 presenze è stato acquisito dall'AZ Alkmaar, dove tutt'ora milita. E il suo esordio in Eredivisie, giunto qualche giorno dopo quello in Conference League, è stato da sogno, dal momento in cui ha messo a segno gol e assist contro il Go Ahead Eagles. Il tutto, ovviamente, davanti a papà Mark. Inoltre, anche la sua carriera nelle giovanili dell'Olanda sta cominciando a decollare. Il giovane Ruben ha recentemente siglato una rete con l'Under 21 Oranje, arrivando così a quota 4 marcature in 8 apparizioni. Tra le tante interviste rilasciate negli ultimi anni, senza dubbio quella concessa al quotidiano 'AD' è molto interessante e ci permette di raccontare, attraverso le sue parole, uno scorcio della sua vita.
"Milan? Se riuscirò a giocarci avrò fatto una buona carriera"
—Il peso del suo cognome
"Penso che sia perché mio padre giocava a calcio ad un buon livello. Posso dire che voglio farmi un nome, ma le persone continueranno sempre a confrontarci. Ho appena saputo che anche il nonno giocava nella nazionale olandese. Non è sempre bello, ma sai che sarà sempre così. Quando le cose vanno bene, ma anche quando le cose vanno meno bene. Non mi dà fastidio".
Il possibile esordio in Nazionale
"Ho bisogno di meno di 27 partite nelle nazionali giovanili per l'esordio nella prima squadra? Difficile prevederlo. Sarebbe incredibilmente bello se un giorno potessi giocare per la grande squadra olandese. Non è da me essere paziente, ma a volte è necessario. Penso di sapere quando esserlo e quando non esserlo. All'MVV pensavo di dover giocare. Quando ciò è accaduto, è andata bene perché ero così ansioso e impaziente. Può essere positivo essere impazienti, ma bisogna dimostrarlo sul campo. Ma non sono così impaziente da dire che tra due anni devo essere un giocatore fondamentale per la squadra olandese".
Il sogno Milan
"Ho l'ambizione di giocare a calcio all'estero, ma penso che non sia intelligente per un ragazzo andare troppo veloce. Il Milan è molto bello. So dal passato com'è quel club. Quando vedi lo stadio, questo ti dice tutto. È un club così grande. Se mai riuscirò a giocare per il Milan, avrò fatto molto bene".
Altre curiosità su Ruben van Bommel
—Ci sono però altre curiosità interessanti relative a Ruben van Bommel, che meritano di essere conosciute. In primis il fatto che da giovanissimo, prima ancora di entrare nel Settore Giovanile del PSV Eindhoven, ha tirato i primissimi calci al pallone nella Masseroni Marchese, club di Milano, dove già aveva dato dimostrazione di essere di un altro livello. E proprio lì aveva spesso come 'osservatore speciale' papà Mark. Questo perché, ovviamente, in quel periodo il padre era un calciatore del Milan.
La seconda curiosità, invece, riguarda altri gradi di parentela. Oltre a quelli precedentemente riferiti, infatti, è da precisare come il classe 2004 sia il fratello minore dei gemelli Thomas e Renée: il primo è un calciatore dello Sporting Hasselt (club belga), la seconda è invece una tennista che però non ha ancora fatto il salto tra le professioniste. Il fidanzato di quest'ultima, e quindi il cognato di Ruben, è Michael Verrips, portiere del Fortuna Sittard. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Difensore, Moncada pesca da una big di Serie A >>>
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