Rivaldo, ex fuoriclasse brasiliano di Barcellona e Milan, ha rilasciato una lunga intervista al ‘Clarín’, quotidiano argentino un retroscena sconvolgente della sua vita privata.
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Dall’Argentina – Rivaldo: “Un giorno ho sentito le voci e ho deciso di dare la mia vita a Dio”
Era il 2004 e Rivaldo, all’epoca non credente, fu protagonista di un episodio che lo avvicinò alla fede cristiana. “Non ero un credente. Ma nel 2004 mi è successo qualcosa di incredibile. Avevo lasciato il Cruzeiro e non stavo giocando. A quel tempo ho iniziato a sentire una voce che mi diceva che stavo per morire in un incidente stradale - ha rivelato Rivaldo -. La sentivo in ogni momento e molto chiara. Più tardi, un’altra voce mi disse che se avessi creduto in lui non sarei morto. La cosa più strana è che volevo davvero guidare, avrei fatto qualsiasi scusa per uscire in macchina”.
“Un giorno mi sono recato da solo a Mogi Mirim, a 160 chilometri da San Paolo. E per l’intero viaggio ho sentito quella voce, più forte e sempre più forte. Ho avuto la sensazione che sarebbe successo qualcosa quel giorno - ha incalzato l’ex numero 11 rossonero -. E mi sono ricordato di alcuni conoscenti che sono morti in incidenti stradali. Mio padre è morto in un incidente. Sono tornato a casa con molta paura addosso. Quando sono tornato a casa, sono uscito dall’ascensore e ho iniziato a piangere come un bambino. Quel giorno ho deciso di dare la mia vita a Dio. E non ho mai più sentito quelle voci”, ha concluso Rivaldo.
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