Il derby della Madonnina è democratico. Nel corso degli anni non ha incoronato solo i re del pallone come Sheva, Ronaldo, Vieri, Kaka, ma anche i gregari, le matricole e le meteore. A volte proprio i "dimenticati", gli oscuri e onesti mestieranti della pedata hanno deciso la stracittadina strappando la copertina ai fuoriclasse. Fortuna? Caso? Merito? Chissà, il calcio non è una scienza esatta. Tutto è dimostrabile, soprattutto il contrario quando c'è di mezzo il campo. Una cosa, però, è certa: questi 5 protagonisti insoliti non hanno più dimenticato "la partita" che li ha resi celebri per 90'.
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Derby, Milan-Inter: ecco 5 protagonisti insoliti
Gregari, meteore e matricole. Il derby non sempre è stato deciso dai grandi campioni. Ecco 5 protagonisti (rossoneri) insoliti della stracittadina milanese.
Lo chiamavano Basletta per via di quel mento aguzzo che tagliuzzava l’aria. Lodetti aveva proprio tutto del gregario: sgraziato, basso (1,70 m.), e quella linea di capelli che retrocedeva anno dopo anno sempre di più, lasciando il posto alla pelata. In campo, però, il suo posto era stabile: un passo dietro Rivera per proteggergli le spalle. Ma il 15 novembre 1964 le cose cambiano. Il golden boy è Lodetti. E' lui a fare a fette l'Inter. Dopo un primo tempo bruttino, Basletta sblocca la gara: missile dai 20 metri, la palla carambola sul capo di Luisito Suarez e s'infila sotto l'incrocio. Ma Lodetti non si accontenta e al 67' serve il bis: prima salta come birilli Burgnich e Picchi, poi fulmina Sarti con un bolide da posizione angolata. Tutta la San Siro rossonera si alza in piedi per applaudire il suo inaspettato fenomeno. A 2' dal termine Amarildo segna il 3-0. I cacciavit esultano. La classe operaia va in paradiso.
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